domenica 10 novembre 2019

Il mistero dell’incarnazione (4)

Il mistero dell’incarnazione (4)

     Voi dovreste conoscere la vera storia e la creazione della Bibbia. Questa conoscenza non è in possesso di coloro che non hanno accettato la nuova opera di Dio. Essi non la conoscono. Spiega loro queste questioni di fondo, e non saranno pedanti con te riguardo alla Bibbia. Essi esaminano costantemente ciò che è stato profetizzato: “Questa affermazione si è verificata? Quell’affermazione si è verificata”? Accettano il Vangelo in conformità con la Bibbia, e lo predicano basandosi su di essa. Si affidano alle parole della Bibbia per credere in Dio; senza la Bibbia, non crederanno in Dio. Questa è la maniera in cui vivono, analizzando attentamente la Bibbia in tal modo. Quando investigheranno la Bibbia ancora una volta e ti chiederanno spiegazioni, tu potrai dire: “Per prima cosa, non verifichiamo qualsiasi affermazione. Al contrario, osserviamo come opera lo Spirito Santo. Confrontiamoci con la verità per vedere se il sentiero che stiamo percorrendo è conforme all’opera dello Spirito Santo, e usiamo l’opera dello Spirito Santo per verificare se tale sentiero sia corretto. Per quanto riguarda il fatto che si sia verificata questa o quella affermazione, noi, in quanto esseri umani, non dovremmo interferire. Per noi è meglio, invece, parlare dell’opera dello Spirito Santo e delle ultime opere compiute da Dio. La Bibbia contiene le parole di Dio narrate dai profeti e le parole scritte dagli uomini di cui Dio Si è servito a quel tempo; esclusivamente Dio Stesso può spiegare quelle parole, soltanto lo Spirito Santo può renderne noto il significato, e unicamente Dio Stesso può rompere i sette suggelli e aprire il libro. Tu non sei Dio, e neppure io, quindi chi osa spiegare a suo piacimento le parole di Dio? Tu hai il coraggio di spiegare quelle parole? Anche i profeti Geremia, Giovanni ed Elia, se fossero qui, non oserebbero, perché essi non sono l’Agnello. Solamente l’Agnello può rompere i sette sigilli e aprire il libro, e nessun altro può spiegare le Sue parole. Io non oso usurpare il nome di Dio, e men che meno tentare di spiegare le Sue parole. Io posso essere unicamente una persona che obbedisce a Dio. Tu sei Dio? Nessuna delle creature di Dio ha il coraggio di aprire il libro o di spiegare quelle parole, e quindi nemmeno Io provo a spiegarle. È meglio non tentare di spiegarle. Nessuno di noi dovrebbe spiegarle. Parliamo dell’opera dello Spirito Santo; questo è ciò che l’uomo può fare. Io conosco poco l’opera di Jahvè e Gesù, e dal momento che non ho alcuna esperienza personale con tale opera, ne posso parlare solamente in misura ridotta. Per quanto riguarda il significato delle parole pronunciate da Isaia o Gesù a quel tempo, non darò alcuna spiegazione. Io non studio la Bibbia; piuttosto seguo l’attuale opera di Dio. Di fatto tu consideri la Bibbia il piccolo rotolo, ma non è forse vero che può essere aperto esclusivamente dall’Agnello? A parte l’Agnello, chi altro può aprirlo? Tu non sei l’Agnello, e men che meno Io oso affermare di essere Dio Stesso, quindi non analizziamo né esaminiamo attentamente la Bibbia. È meglio discutere dell’opera compiuta dallo Spirito Santo, vale a dire dell’opera svolta attualmente da Dio Stesso. Diamo uno sguardo ai principi e alla sostanza dell’opera di Dio, e poi controlliamoli per vedere se il sentiero che percorriamo oggi è giusto. Facciamo in modo che allinearci a questo diventi la regola”. Se voi predicate il Vangelo, in particolare a coloro che appartengono al mondo religioso, dovete comprendere la Bibbia e avere una conoscenza approfondita della sua vera storia, perché in caso contrario non sarai in grado di predicare il Vangelo. Una volta che sei riuscito a capire qualcosa del quadro generale, non esamini attentamente le parole morte della Bibbia, e parli soltanto dell’opera di Dio e della verità della vita, e così sarai in grado di guadagnare coloro che compiono il loro percorso di ricerca con un cuore sincero.

sabato 9 novembre 2019

Qual è la differenza essenziale tra l’essere salvato e la salvezza?

Versetti biblici di riferimento:
In verità, in verità vi dico che chi commette il peccato è schiavo del peccato. Or lo schiavo non dimora per sempre nella casa: il figliuolo vi dimora per sempre” (Giovanni 8:34-35).
Non chiunque Mi dice: ‘Signore, Signore’, entrerà nel Regno dei Cieli, ma chi fa la volontà del Padre Mio che è ne’ cieli” (Matteo 7:21).

venerdì 8 novembre 2019

Cantico evangelico | "I principi per cercare la vera via"


Cantico evangelico | "I principi per cercare la vera via"


I
 Quali principi essenziali mostrano la vera via? Guarda l'opera dello Spirito, se c'è la verità; chi è testimoniato, e ciò che ti porta. La fede in Dio è aver fede nello Spirito di Dio. La fede nel Dio fatto uomo è credere, è credere che Egli sia l'incarnazione dello Spirito di Dio, di Dio, lo Spirito di Dio che Si fa carne, il Verbo che ora, che ora è divenuto carne.

giovedì 7 novembre 2019

In che modo l’opera di giudizio di Dio durante gli ultimi giorni purifica e salva l’umanità?

Il granellino del giorno, è il cibo spirituale di cui ci nutriamo ogni giorno



In che modo l’opera di giudizio di Dio durante gli ultimi giorni purifica e salva l’umanità?


Versetti biblici di riferimento:
E se uno ode le Mie parole e non le osserva, Io non lo giudico; perché Io non son venuto a giudicare il mondo, ma a salvare il mondo. Chi Mi respinge e non accetta le Mie parole, ha chi lo giudica: la parola che ho annunziata è quella che lo giudicherà nell’ultimo giorno” (Giovanni 12:47-48).
Molte cose ho ancora da dirvi; ma non sono per ora alla vostra portata; ma quando sia venuto Lui, lo Spirito della verità, Egli vi guiderà in tutta la verità, perché non parlerà di Suo, ma dirà tutto quello che avrà udito, e vi annunzierà le cose a venire” (Giovanni 16:12-13).

mercoledì 6 novembre 2019

Perché Dio ha nomi diversi in epoche diverse? Quali sono i significati dietro ai nomi di Dio?

Il granellino del giorno, è il cibo spirituale di cui ci nutriamo ogni giorno


Perché Dio ha nomi diversi in epoche diverse? Quali sono i significati dietro ai nomi di Dio?


Parole di Dio attinenti:
Potrebbe il nome di Gesù – “Dio con noi” – rappresentare l’indole di Dio nella sua interezza? Potrebbe esprimere pienamente Dio? Se l’uomo dicesse che Dio può essere chiamato solo Gesù e non può avere alcun altro nome perché Dio non può mutare la Sua indole, queste parole sarebbero vere bestemmie! Ritieni che il nome di Gesù, Dio con noi, possa da solo rappresentare Dio nella Sua interezza? Dio può essere chiamato con molti nomi, ma tra questi vari nomi, non ve n’è uno che possa contenere tutto di Dio, né uno che possa rappresentarLo pienamente. Così Dio ha molti nomi, ma questi vari nomi non possono esprimere in pieno l’indole divina, perché è talmente ricca che semplicemente va oltre la capacità di conoscerLo. L’uomo non ha modo, usando il linguaggio del genere umano, di riassumere completamente Dio. Il genere umano ha soltanto un vocabolario limitato con cui riassumere tutto ciò che sa dell’indole divina: grande, onorata, meravigliosa, insondabile, suprema, santa, giusta, saggia, e così via. Troppe parole! Questo vocabolario limitato non è in grado di descrivere il poco che l’uomo ha visto dell’indole di Dio. Col tempo, molti altri hanno aggiunto parole che ritenevano fossero meglio in grado di descrivere il fervore nel loro cuore: Dio è troppo grande! Dio è troppo santo! Dio è troppo amorevole! Oggi, espressioni umane come queste hanno raggiunto il loro apice, eppure l’uomo è ancora incapace di esprimersi con chiarezza. Per l’uomo, Dio ha quindi molti appellativi, eppure Lui non ha un nome, ed è perché l’essere di Dio è troppo ricco e il linguaggio umano troppo povero. Un termine o un nome particolare non ha la capacità di rappresentare Dio nella Sua interezza, quindi credi che il Suo nome possa essere definito? Dio è così grande e così santo, eppure non Gli permetti di cambiare il Suo nome in ogni nuova età? Perciò, in ogni età in cui Dio realizza personalmente la Sua opera, Egli usa un nome che si addice all’età al fine di sintetizzare l’opera che egli intende compiere. Egli usa questo nome particolare, uno che possieda significato temporale, per rappresentare la Sua indole in quell’età. Questo è Dio che usa il linguaggio del genere umano per esprimere la Propria indole. Anche così, molte persone che hanno avuto esperienze spirituali e hanno visto personalmente Dio, sentono nondimeno che un nome particolare è incapace di rappresentarLo nella Sua interezza – ahimè, è inevitabile – così l’uomo non si rivolge più a Dio con un nome qualsiasi, ma Lo chiama semplicemente “Dio”. È come se il cuore dell’uomo fosse pieno di amore e, allo stesso tempo, soffocato da contraddizioni, perché l’uomo non sa come fornire spiegazioni su Dio. Essendo Dio troppo ricco, non vi è alcun modo di descriverLo. Non esiste un singolo nome che possa sintetizzare l’indole divina, e non esiste un unico nome che possa definire tutto ciò che Dio ha ed è. Se qualcuno Mi chiede: “Quale nome usi esattamente?” Io replico: “Dio è Dio!” Non è il nome più consono per Lui? Non è il miglior compendio della Sua indole? Stando così le cose, perché faticare tanto per ricercare il nome di Dio? Perché lambiccarsi il cervello, perdendo fame e sonno, solo per un nome? Arriverà il giorno in cui Dio non sarà chiamato Jahvè, Gesù, o il Messia: Egli sarà semplicemente il Creatore. In quel momento, tutti i nomi che ha assunto sulla terra finiranno, perché la Sua opera sulla terra sarà giunta al termine, dopo di che i Suoi nomi non esisteranno più. Quando tutte le cose saranno sotto il dominio del Creatore, che bisogno avrà di un nome molto appropriato, eppure incompleto? Stai ancora cercando il nome di Dio in questo momento? Hai tuttora il coraggio di dire che Dio viene chiamato solo Jahvè? Osi ancora dire che Dio può essere chiamato solo Gesù? Riesci a tollerare il peccato della bestemmia contro Dio? Dovresti sapere che originariamente Dio non aveva alcun nome. Ne ha assunto solo uno, o due, o molti perché doveva compiere un’opera e gestire l’umanità. Qualunque sia il nome con cui Egli viene chiamato, non lo ha scelto liberamente Lui Stesso? Ha forse bisogno che tu, una delle Sue creature, lo decida? Il nome con cui Dio viene chiamato è un nome che si accorda con quel che l’uomo è capace di capire con il linguaggio del genere umano, ma questo nome non è qualcosa che l’uomo possa comprendere. Puoi solo affermare che esiste un Dio in cielo, il Quale è chiamato Dio, che è Dio Stesso con un immenso potere, che è troppo saggio, troppo sublime, troppo meraviglioso, troppo misterioso e troppo onnipotente, e poi non sai dire di più; questa minima parte è tutto ciò che sei in grado di conoscere. Stando così le cose, può il solo nome di Gesù rappresentare Dio Stesso? Quando giungono gli ultimi giorni, anche se è sempre Dio a compiere la Sua opera, il Suo nome deve cambiare, perché si tratta di un’età diversa.

martedì 5 novembre 2019

Capitolo 12

Quando il lampo esce da Levante – ovvero esattamente nel momento in cui Io inizio a parlare – nel momento in cui il lampo appare, l’intero empireo è illuminato, e tutte le stelle cominciano a trasformarsi. Sembra quasi che l’intera razza umana sia soggetta a un’accurata pulizia e a un vaglio. Sotto il bagliore di questo raggio di luce proveniente da est, tutti gli uomini si rivelano nella loro forma originale, con gli occhi abbagliati e ostacolati dalla confusione; e meno che mai sono capaci di nascondere le loro caratteristiche negative. Di nuovo, sono come animali in fuga dalla Mia luce per rifugiarsi nelle grotte sulle montagne; tuttavia, nessuno di loro può essere eclissato dalla Mia luce. Tutti gli esseri umani sono sbalorditi, sono in attesa di qualcosa e osservano; con l’avvento della Mia luce, tutti si rallegrano del giorno in cui sono nati, e allo stesso modo maledicono il giorno in cui sono nati. È impossibile trovare le parole adatte per descrivere emozioni contrastanti; lacrime di autocritica formano dei fiumi, e sono portate via su un impetuoso torrente, sparendo in un batter d’occhio senza lasciare traccia. Ancora una volta, il Mio giorno grava sulla razza umana, destandola nuovamente e dandole un punto dal quale partire per avere un nuovo inizio. Il Mio cuore pulsa e, seguendo il ritmo dei Miei battiti, le montagne fanno salti di gioia, le acque danzano dalla contentezza e le onde tengono il tempo, infrangendosi sulle scogliere rocciose. È difficile esprimere quello che alberga nel Mio cuore. Voglio che tutte le cose impure si inceneriscano sotto il Mio sguardo, e che tutti i figli della disobbedienza spariscano dalla Mia vista, affinché non esistano più. Non ho soltanto fissato un nuovo inizio nella dimora del gran dragone rosso, ma ho anche intrapreso una nuova opera nell’universo. Presto i regni della terra diventeranno il Mio Regno; presto i regni della terra cesseranno per sempre di esistere a causa del Mio Regno, perché ho già ottenuto la Mia vittoria e sono ritornato trionfante. Il gran dragone rosso ha sfruttato ogni mezzo possibile per distruggere il Mio progetto, sperando di cancellare la Mia opera sulla terra, ma posso abbatterMi per colpa dei suoi ingannevoli stratagemmi? Posso essere così spaventato da perdere la fiducia a causa delle sue minacce? Nei cieli e sulla terra non c’è mai stato un singolo essere che Io non tenga nel palmo della Mia mano; quanto più è vero ciò riguardo al gran dragone rosso, questo strumento che Mi fa da contrasto? Non è anch’esso un oggetto da manipolare con le Mie mani?

lunedì 4 novembre 2019

Il mistero dell’incarnazione (3)


Quando Dio compie la Sua opera, non viene per impegnarSi in alcuna costruzione o movimento, ma per svolgere il Suo ministero. Ogni volta che Egli Si fa carne, è solo per realizzare una fase dell’opera e aprire una nuova età. Ora l’Età del Regno è arrivata, e così la preparazione per il Regno. Questa fase dell’opera non è il lavoro dell’uomo, non è per lavorare l’uomo fino a un determinato livello; serve solo a completare una porzione dell’opera di Dio. Ciò che Egli compie non è il lavoro dell’uomo, non è per ottenere un certo risultato nel lavorare l’uomo prima di lasciare la terra; serve a svolgere il Suo ministero e a finire l’opera che Egli deve compiere, che consiste nel fare preparativi idonei per la Sua opera sulla terra, e diventare così glorificato. L’opera del Dio incarnato è diversa da quella di coloro di cui lo Spirito Santo Si avvale. Quando Dio svolge la Sua opera sulla terra, è interessato solo al compimento del Suo ministero. Per quanto concerne tutte le altre questioni slegate dal Suo ministero, Egli praticamente non vi prende parte, addirittura al punto di chiudere un occhio. Svolge semplicemente l’opera che deve compiere, e in particolare non Si interessa al lavoro che l’uomo deve fare. L’opera che svolge è solo quella legata all’epoca in cui Egli è e al ministero che deve compiere, come se tutte le altre questioni non fossero di Sua responsabilità. Egli non Si munisce di una conoscenza più basilare sul vivere come un uomo e non acquisisce altre capacità sociali né qualunque altra cosa l’uomo comprenda. Non mostra alcun interesse per tutto ciò di cui l’uomo dovrebbe essere dotato, e svolge semplicemente l’opera che è Suo dovere. E così, per come la vede l’uomo, il Dio incarnato è carente in troppe cose, persino al punto di chiudere un occhio su molte delle cose che un uomo dovrebbe avere, e non ha alcuna comprensione di tali questioni. Cose come la comune conoscenza della vita, nonché i principi per governare la condotta personale e l’interazione con altri, sembrano non avere alcuna relazione con Lui. Ma tu semplicemente non puoi percepire un minimo segno di anormalità nel Dio incarnato. Vale a dire, la Sua umanità mantiene solo la Sua vita come uomo comune con il normale ragionamento del Suo cervello, dandoGli la capacità di discernere tra giusto e sbagliato. Egli, tuttavia, non è dotato di nient’altro, di alcuna delle cose destinate solo all’uomo (esseri creati). Dio Si fa carne soltanto per compiere il Suo ministero. La Sua opera è diretta a un’intera epoca e non a una persona o a un luogo specifico. La Sua opera è diretta all’intero universo. Questa è la direzione della Sua opera e il principio secondo cui Egli opera. Ciò non può essere alterato da alcuno e l’uomo non può prendervi parte. Ogni volta che Dio Si fa carne, porta con Sé l’opera di quell’epoca e non l’intento di vivere accanto all’uomo per venti, trenta, quaranta o addirittura settanta, ottant’anni cosicché egli possa comprenderLo meglio e farsi un’idea di Lui. Non ce n’è alcun bisogno! Farlo non approfondirebbe affatto la conoscenza che l’uomo ha dell’indole innata di Dio; invece, aumenterebbe solo le sue nozioni e renderebbe antiquate le nozioni e i pensieri dell’uomo. E così tutti voi dovete capire esattamente qual è l’opera del Dio incarnato. Potrebbe essere che non comprendiate le Mie parole: “Non vengo per fare l’esperienza della vita di un uomo comune”? Avete dimenticato le parole: “Dio non viene sulla terra per vivere la vita di un uomo comune”? Non capite lo scopo di Dio nel farSi carne, né conoscete il significato di “Come potrebbe Dio venire sulla terra con l’intento di fare l’esperienza della vita di un essere creato?” Dio viene sulla terra solo per completare la Sua opera, e così la Sua opera sulla terra è di breve durata. Egli non viene sulla terra con l’intento che lo Spirito di Dio coltivi la Sua carne fino a farLo diventare uno straordinario leader della Chiesa. Quando Dio viene sulla terra, è la Parola che Si fa carne; l’uomo, tuttavia, non è a conoscenza della Sua opera e Gli attribuisce forzatamente alcune cose. Ma tutti dovete rendervi conto che Dio è la Parola fattaSi carne, non una carne coltivata dallo Spirito di Dio per ricoprire temporaneamente il ruolo di Dio. Dio Stesso non è coltivato, bensì è la Parola fattaSi carne, e oggi svolge ufficialmente la Sua opera tra tutti voi. Sapete e riconoscete tutti che l’incarnazione di Dio è un dato di fatto, ma fingete di avere una comprensione che, in realtà, non possedete. Non comprendete affatto l’opera del Dio incarnato né il significato e la sostanza del Suo farSi carne, e vi limitate a recitare pedissequamente le parole pronunciate da altri. Credi che il Dio incarnato sia come lo concepisci tu?
Dio Si fa carne solo per guidare l’epoca e avviare una nuova opera. Dovete capire questo punto. Ciò è molto diverso dalla funzione dell’uomo, e le due cose non possono essere menzionate insieme. L’uomo necessita di un lungo periodo di addestramento e perfezionamento prima di poter essere usato per svolgere un lavoro, ed è necessaria un’umanità particolarmente grande. Non solo l’uomo deve essere capace di sostenere il suo normale senno umano, ma deve anche conoscere molti dei principi e delle regole di condotta dinanzi agli altri, e inoltre deve apprendere meglio la saggezza e l’etica dell’uomo. Questo è ciò di cui l’uomo deve essere munito. Non è così, tuttavia, per il Dio fattoSi carne, perché la Sua opera non rappresenta l’uomo né è quella dell’uomo; è, piuttosto, un’espressione diretta del Suo essere e una realizzazione diretta dell’opera che Egli deve compiere. (Naturalmente, la Sua opera viene svolta quando deve essere svolta, e non a casaccio, a piacimento. Piuttosto, la Sua opera inizia quando è il momento di compiere il Suo ministero.) Egli non prende parte alla vita dell’uomo o al lavoro dell’uomo, cioè la Sua umanità non è dotata di alcuna di queste cose (ma ciò non influisce sulla Sua opera). Egli compie il Suo ministero solo quando è il momento di farlo; qualunque sia il Suo status, Egli procede semplicemente con l’opera che deve svolgere. Qualunque cosa l’uomo sappia di Lui o qualunque siano le sue opinioni di Lui, la Sua opera non viene influenzata. È proprio come quando Gesù svolse la Sua opera; nessuno sapeva chi fosse, ma Egli procedette semplicemente con la Sua opera. Niente di tutto ciò Lo condizionò nello svolgimento dell’opera che doveva compiere. All’inizio, pertanto, non confessò o proclamò la Sua identità e fece semplicemente in modo che l’uomo Lo seguisse. Naturalmente, questa non era solo l’umiltà di Dio; era il modo in cui Dio operava nella carne. Egli poteva operare soltanto in questo modo, perché l’uomo non potrebbe riconoscerLo a occhio nudo. E anche se ci riuscisse, non sarebbe in grado di contribuire alla Sua opera. Inoltre, Egli non Si fece carne perché l’uomo arrivasse a conoscere la Sua carne; fu per svolgere l’opera e compiere il Suo ministero. Per questa ragione Egli non attribuì alcuna importanza al rendere nota la Sua identità. Quando ebbe completato tutta l’opera che doveva svolgere, tutta la Sua identità e il Suo status furono compresi spontaneamente dall’uomo. Dio fattoSi carne resta semplicemente in silenzio e non fa mai nessuna proclamazione. Non bada all’uomo o a come l’uomo se la cava nel seguirLo, e procede semplicemente con il compimento del Suo ministero e con lo svolgimento dell’opera che deve compiere. Nessuno può intralciare la Sua opera. Quando arriva il momento di concludere la Sua opera, è imperativo che venga conclusa e portata a termine. Nessuno può decidere altrimenti. Solo dopo che Egli Si sarà allontanato dall’uomo al compimento della Sua opera, l’uomo comprenderà l’opera che Egli svolge, seppure ancora in modo non totalmente chiaro. E all’uomo occorrerà molto tempo per comprendere appieno la Sua intenzione quando Egli svolse la Sua opera inizialmente. In altre parole, l’opera dell’epoca in cui Dio Si fa carne è divisa in due parti. Una parte si compie attraverso l’opera e le parole di Dio Stesso fattoSi carne. Una volta che il ministero della Sua carne è adempiuto completamente, l’altra parte dell’opera deve essere svolta da coloro di cui lo Spirito Santo Si avvale; allora è il momento che l’uomo adempia la sua funzione, perché Dio ha già aperto la strada, e ora essa deve essere percorsa dall’uomo stesso. Vale a dire, Dio Si fa carne per svolgere una parte della Sua opera e questa viene continuata, in successione, dallo Spirito Santo e da coloro di cui lo Spirito Santo Si avvale. Così l’uomo dovrebbe conoscere l’opera primaria che deve essere compiuta da Dio fattoSi carne in questa fase dell’opera. L’uomo deve capire esattamente il significato di Dio che Si fa carne e l’opera che Egli deve compiere, anziché chiedere a Dio ciò che si chiede all’uomo. Questo è l’errore dell’uomo e la sua nozione e, inoltre, la sua disobbedienza.
Dio non Si fa carne con l’intenzione di far arrivare l’uomo a conoscere la Sua carne o di permettere all’uomo di distinguere le differenze tra la carne di Dio incarnato e quella dell’uomo; Dio non Si fa carne per allenare la capacità di discernimento dell’uomo, né tantomeno con l’intenzione che l’uomo adori la carne incarnata di Dio, da cui Egli riceverà grande gloria. Nulla di tutto questo è la volontà originale di Dio nel farSi carne e Dio non Si fa carne per condannare l’uomo, per rivelare intenzionalmente l’uomo o per rendere le cose difficili all’uomo. Nulla di tutto questo è la volontà originale di Dio. Ogni volta che Dio Si fa carne, è un’opera inevitabile. È per la Sua opera più grande e per la Sua gestione più grande che lo fa, e non per le ragioni che l’uomo immagina. Dio viene sulla terra solo come richiesto dalla Sua opera, e sempre come necessario. Non viene sulla terra con l’intenzione di vagabondare, bensì per svolgere l’opera che deve compiere. Perché altrimenti Si farebbe carico di un fardello così pesante e correrebbe rischi così grandi per adempiere questa opera? Dio Si fa carne solo quando deve, e sempre con un significato unico. Se fosse solo per permettere all’uomo di darGli un’occhiata e per aprirgli gli occhi, allora, con certezza assoluta, non verrebbe mai tra gli uomini in modo così frivolo. Viene sulla terra per la Sua gestione e la Sua opera più grande, e per riuscire a ottenere più uomini. Viene per rappresentare l’epoca e per sconfiggere Satana, e viene a sconfiggere Satana in forma incarnata. Inoltre, viene per guidare tutta l’umanità nella sua vita. Tutto ciò riguarda la Sua gestione, e riguarda l’opera dell’intero l’universo. Se Dio Si facesse carne soltanto per permettere all’uomo di arrivare a conoscere la Sua carne e per aprire gli occhi dell’uomo, allora perché non Si sarebbe recato in ogni nazione? Non è questa una questione di estrema facilità? Ma non l’ha fatto, scegliendo invece un luogo adatto in cui stabilirSi e iniziare l’opera che deve compiere. Già solo questa carne è di grande importanza. Egli rappresenta un’intera epoca e svolge anche l’opera di un’intera epoca; mette fine all’epoca precedente e inaugura la nuova. Tutto ciò è l’importante questione che riguarda la gestione di Dio ed è il significato di una fase dell’opera svolta da Dio venuto sulla terra. Quando Gesù venne sulla terra, pronunciò solo alcune parole e svolse parte dell’opera; non Si occupò della vita dell’uomo e Se ne andò dopo aver completato la Sua opera. Dopo che avrò finito di parlare e vi avrò trasmesso le Mie parole in questo giorno, e voi tutti le avrete comprese, allora questa fase dell’opera sarà conclusa, a prescindere da come sarà la vostra vita. In futuro dovranno esserci coloro che adempiranno questa fase dell’opera e che lavoreranno in conformità a queste parole sulla terra; allora inizierà il lavoro dell’uomo e la costruzione dell’uomo. Ma ora l’opera di Dio è semplicemente compiere il Suo ministero e completare una fase dell’opera. Dio opera in modo diverso da quello dell’uomo. L’uomo ama le congregazioni e i forum e attribuisce importanza alla cerimonia. Dio aborre massimamente le congregazioni e gli incontri dell’uomo. Dio conversa e parla con l’uomo informalmente; questa è l’opera di Dio, che è eccezionalmente liberata e che libera anche voi. Tuttavia, aborro principalmente congregarMi con voi e non riesco ad abituarMi a una vita irregimentata come la vostra. Trovo le regole estremamente detestabili; limitano l’uomo al punto di renderlo timoroso di fare una mossa, timoroso di parlare e timoroso di cantare, con gli occhi che ti fissano direttamente. Aborro massimamente il vostro modo di congregarvi e le grandi congregazioni. Io semplicemente rifiuto di congregarMi con voi in questo modo, perché questa maniera di vivere fa sentire incatenati e voi osservate troppi cerimoniali e troppe regole. Se vi fosse permesso di guidare gli uomini, li condurreste nel dominio delle regole, e gli uomini non avrebbero modo di accantonare le regole sotto la vostra guida; invece, l’atmosfera di religione diventerebbe ancora più intensa e le pratiche dell’uomo continuerebbero a moltiplicarsi. Alcuni uomini continuano a predicare e a parlare quando si congregano e non si sentono mai stanchi, e alcuni riescono a predicare per una dozzina di giorni senza mai fermarsi. Queste sono tutte considerate grandi congregazioni e gli incontri dell’uomo; non hanno nulla a che fare con una vita all’insegna del mangiare e bere, del divertimento o di uno spirito dissoluto. Questi sono tutti incontri! I vostri incontri tra collaboratori, nonché le congregazioni grandi e piccole, sono tutti detestabili per Me e non ho mai provato alcun interesse per loro. Questo è il principio secondo cui opero: non sono disposto a predicare durante le congregazioni né desidero proclamare pubblicamente alcunché, né tantomeno radunarvi tutti per alcuni giorni di conferenza speciale. Non trovo piacevole per tutti voi sedere opportunamente riuniti; detesto vedervi vivere entro i confini di qualunque cerimoniale e, inoltre, non sono disposto a prendere parte ad alcuna di tali vostre cerimonie. Più lo fate, e più lo trovo detestabile. Non ho il minimo interesse per i vostri cerimoniali e le vostre regole; a prescindere da quanto sia buono il lavoro che ne fate, li trovo tutti detestabili. Non è che i vostri preparativi siano inadeguati o che voi siate troppo abietti; è che detesto il vostro modo di vivere e, inoltre, non riesco ad abituarMici. Non capite affatto l’opera che desidero compiere. A quel tempo, quando Gesù svolgeva la Sua opera in un certo luogo e lì finiva di pronunciare un sermone, guidava i Suoi discepoli e lasciava la città; allontanandosi dalla moltitudine, guidava alcuni amati discepoli e parlava con loro dei modi che era opportuno per loro capire. Operava spesso in questa maniera. La Sua opera tra la moltitudine era rara e infrequente. A seconda di cosa Gli chiedete, Dio fattoSi carne non deve avere la vita di un uomo comune; deve adempiere la Sua opera e deve parlare, a prescindere che sia seduto, in piedi o che stia camminando. Deve operare in ogni istante e non può mai smettere di “correre”, altrimenti è negligente nei Suoi doveri. Queste richieste dell’uomo sono conformi al senno dell’uomo? Dov’è la vostra integrità? Non chiedete troppo? La Mia opera deve essere esaminata da te? Ho bisogno che tu soprintenda mentre compio il Mio ministero? So bene quale opera devo svolgere e quando svolgerla; non ho bisogno dell’intervento di altri. Forse potrà sembrarti che non abbia fatto molto, ma a quel punto la Mia opera è già giunta al termine. Prendi per esempio le parole di Gesù nei Quattro Vangeli. Non erano limitate anch’esse? A quel tempo, Gesù entrò nella sinagoga e pronunciò un sermone; lo finì nel giro di alcuni minuti al massimo. Dopo aver finito di parlare, condusse i Suoi discepoli sulla barca e Se ne andò senza alcuna spiegazione. Tutt’al più, quelli dentro la sinagoga discussero tra loro, e l’argomento non ebbe più nulla a che fare con Gesù. Dio svolse solo l’opera che doveva compiere, e nulla in aggiunta. Oggigiorno molti Mi chiedono di parlare e discorrere di più, per diverse ore al giorno. Per come la vedete voi, Dio cessa di essere Dio a meno che non parli, e solo Colui che parla è Dio. Siete tutti ciechi! Tutti bruti! Tutti esseri ignoranti che non hanno alcun senno! Avete troppe nozioni! Le vostre richieste vanno troppo oltre! Siete inumani! Non capite affatto cosa sia Dio! Credete che tutti i parlatori e gli oratori siano Dio, che chiunque sia disposto a rifornirvi di parole sia vostro padre. DiteMi, tutti voi con i lineamenti “benfatti” e l’aspetto “fuori del comune”, avete ancora almeno un briciolo di senno? Eppure conoscete il sole nel cielo! Ciascuno di voi è come un funzionario corrotto e avido, perciò come potete rinsavire? Come potete distinguere tra giusto e sbagliato? Vi ho concesso molto, ma quanti di voi hanno prestato attenzione? Chi riesce a ottenerla pienamente? Non sapete chi sia stato ad aprire la strada lungo la quale camminate in questo giorno, perciò continuate a farMi richieste, facendoMi queste richieste irragionevoli. Non arrossite per l’imbarazzo? Non ho parlato molto? Non ho fatto molto? Chi tra voi è in grado di serbare davvero le Mie parole come un tesoro? Mi lusingate in Mia presenza, ma mentite e ingannate alle Mie spalle! Le vostre azioni sono troppo spregevoli e ripugnanti! So che Mi chiedete di parlare e operare solo per pascervi gli occhi e allargare i vostri orizzonti, non per trasformare le vostre vite. Quanto ho già parlato con voi? Le vostre vite sarebbero dovute cambiare molto tempo fa, allora perché continuate a essere recidivi oggi? Potrebbe essere che le Mie parole vi siano state sottratte in modo che non le riceveste? A dire il vero, non desidero dire nient’altro a degenerati come voi. È inutile! Non desidero adempiere un’opera così inutile! Desiderate solo allargare i vostri orizzonti o pascervi gli occhi, non ottenere la vita! State tutti ingannando voi stessi! Vi chiedo, quanto avete messo in pratica di ciò che vi ho detto faccia a faccia? Tutto ciò che fate è un artificio ingannevole! Aborro coloro che tra voi amano stare a guardare, e trovo la vostra curiosità profondamente detestabile. Se non siete qui per ricercare la vera strada o per la sete di verità, allora siete coloro che aborro! So che Mi ascoltate parlare solo per soddisfare la vostra curiosità o per realizzare uno dei vostri desideri. Non avete il pensiero di cercare l’esistenza della verità o di esplorare l’ingresso nel giusto percorso di vita; queste richieste non esistono affatto tra voi. Considerate Dio semplicemente un giocattolo da studiare e da ammirare. Il vostro cuore che ricerca la vita è troppo piccolo, ma il vostro desiderio curioso non lo è! Parlare con simili persone della via della vita è essenzialmente parlare al vento; sarebbe meglio non parlare! Lasciate che ve lo dica! Se cercate soltanto di riempire il vuoto nel vostro cuore, allora fareste meglio a non venire da Me! Dovreste concentrarvi sulle vostre vite! Non prendete in giro voi stessi! Fareste meglio a non prendere la curiosità come fondamento della vostra ricerca della vita o a non usarla come pretesto per chiederMi di parlare con voi. Questi sono tutti artifici, cosa in cui siete esperti! Ti domando di nuovo: quanto hai fatto effettivamente di ciò in cui ti chiedo di entrare? Conosci tutto ciò che ti ho detto? Hai messo in pratica tutto ciò che ti ho detto?

domenica 3 novembre 2019

Domanda 9: nell’Età della Grazia, Dio Si incarnò per servire da sacrificio espiatorio per l’umanità, redimendola dal peccato. Negli ultimi giorni, Dio Si è nuovamente incarnato per esprimere la verità e compiere la Sua opera di giudizio, al fine di purificare e salvare completamente l’uomo. Perciò, perché Dio, per compiere l’opera di salvezza dell’umanità, deve incarnarSi due volte? E qual è il vero significato della Sua duplice incarnazione?

Il granellino del giorno, è il cibo spirituale di cui ci nutriamo ogni giorno



Domanda 9: nell’Età della Grazia, Dio Si incarnò per servire da sacrificio espiatorio per l’umanità, redimendola dal peccato. Negli ultimi giorni, Dio Si è nuovamente incarnato per esprimere la verità e compiere la Sua opera di giudizio, al fine di purificare e salvare completamente l’uomo. Perciò, perché Dio, per compiere l’opera di salvezza dell’umanità, deve incarnarSi due volte? E qual è il vero significato della Sua duplice incarnazione?

Risposta:
Perché Dio deve incarnarSi due volte per svolgere l’opera di salvezza dell’umanità, In primo luogo dovremmo chiarire: riguardo alla salvezza dell’umanità, entrambe le incarnazioni di Dio hanno un significato. Perché l’opera di salvezza, non importa se parliamo di redenzione o magari del giudizio e della purificazione degli ultimi giorni, non può affatto essere eseguita dall’uomo. È necessario che Dio Si incarni per fare l’opera Lui Stesso. Nell’Età della Grazia, Dio Si incarnò come il Signore Gesù, ossia, lo Spirito di Dio assunse un corpo santo e senza peccato, e fu inchiodato alla croce per servire da sacrificio per il peccato, redimendo l’uomo dalla sua condizione di peccatore. Lo capiamo tutti quanti. Quanto al ritorno del Signore Gesù, perché Egli Si è fatto carne come il Figlio dell’uomo per manifestarSi e operare? Molti faticano a comprenderlo. Proprio vero. Giusto. Se Dio Onnipotente non avesse spiegato questo aspetto della verità e rivelato questo mistero, nessuno avrebbe capito questa verità. Vediamo ciò che Dio Onnipotente ha detto.

sabato 2 novembre 2019

Cortometraggio cristiano - "Fra l'incudine e il martello" Le testimonianze di fede dei cristiani


Cortometraggio cristiano - "Fra l'incudine e il martello" Le testimonianze di fede dei cristiani


Questo sketch comico, Fra l'incudine e il martello, narra la storia di Geng Xin, funzionario comunista cinese che ha accolto l'opera di Dio Onnipotente negli ultimi giorni. Racconta le sue esperienze in cui per via della sua fede perde il lavoro, viene arrestato e sottoposto a torture brutali da parte del PCC, e alla fine testimonia Dio. Riflette le sofferenze dei cristiani in Cina e rappresenta la fede e la determinazione dei cristiani ad affidarsi a Dio per sconfiggere Satana e rendere testimonianza.

venerdì 1 novembre 2019

Vari aspetti dell’umanità normale

Per semplificare, “avere umanità” significa somigliare a un uomo normale, come richiesto da Dio, vivere a somiglianza di un essere umano. Ciò vuol dire avere l’essenza della verità e l’esistenza che un’umanità normale dovrebbe avere, invece di essere una persona il cui comportamento è creato dall’adesione a varie regole. La somiglianza con l’uomo non solo ha un aspetto esterno ma anche un’essenza intrinseca. Si può dire che sia il risultato di un cambiamento di indole e la rivelazione dell’essenza di vita intrinseca. La somiglianza con l’uomo non è una cosa simulata. Al tempo dell’opera dello Spirito Santo, in passato, le persone potevano vivere alcune verità, ma avevano un’essenza corrotta. Quando Dio smaschera gli esseri umani, la loro essenza originale corrotta viene completamente svelata, non può più essere nascosta, e la loro condizione originale involontariamente viene alla luce. La somiglianza umana è l’apparenza che si vive quando la verità della parola di Dio è diventata vita personale di un individuo e ha così prodotto un cambiamento di indole personale, che è unicamente un risultato dell’opera di Dio. È la parola di Dio che diventa fede, amore, vita e base dell’esistenza di una persona.

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