Visualizzazione post con etichetta l’Età della Grazia. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta l’Età della Grazia. Mostra tutti i post

venerdì 15 marzo 2019

Canzone cristiana - "Il significato delle due incarnazioni di Dio" La salvezza di Dio

 


Canzone cristiana - "Il significato delle due incarnazioni di Dio" La salvezza di Dio 

I
Dio iniziò la Sua opera di salvezza nell'Età della Grazia, dopo la fine dell'Età della Legge. La prima incarnazione redense l'uomo dal peccato attraverso la carne di Gesù Cristo. Dalla croce Dio l'uomo salvò, ma la sua indole satanica perdurò. Negli ultimi giorni, Dio giudica per purificare l'umanità. Solo quando ciò terminerà finirà la Sua opera di salvezza e Si riposerà.

II
Dio vive tra gli uomini, sentendo la loro sofferenza e dona all'uomo la Sua parola. L'uomo può solo toccare Dio incarnato. Attraverso Lui l'uomo può ricevere la salvezza e capir ogni parola e verità. La seconda incarnazione basta per purificar l'uomo, completando così il significato della Sua incarnazione. Il lavoro di Dio nella carne ora terminerà. Non Si reincarnerà.

III
Dopo questa incarnazione, la Sua opera nella carne e la salvezza termineranno. Poiché Egli avrà separato gli uomini e guadagnato la Sua gente prescelta. La seconda incarnazione salverà chi è stato perdonato. La sua indole cambierà e purificato sarà. Libero dall'influenza di Satana, tornerà al trono di Dio. Sì, questa è l'unica via per essere santificati, per essere santificati.
da La Parola appare nella carne

Il Lampo da Levante, la Chiesa di Dio Onnipotente è stata creata in virtù della manifestazione e dell'opera di Dio Onnipotente, il secondo avvento del Signore Gesù, Cristo degli ultimi giorni. È costituita da tutti coloro che accettano l'opera di Dio Onnipotente negli ultimi giorni e sono conquistati e salvati dalla Sua parola. È stata interamente creata da Dio Onnipotente Stesso ed è guidata da Lui nella veste di Pastore. Certamente non è stata creata da una persona. Cristo è la verità, la via e la vita. Le pecorelle di Dio ascoltino la voce di Dio. Leggendo la parola di Dio Onnipotente, si vedrà che Dio Si è manifestato.

mercoledì 18 luglio 2018

L’Età della Grazia: Il scopo e il significato dell’opera di Dio


L’Età della Grazia: Il scopo e il significato dell’opera di Dio


La parola di Dio classica:
Nell’Età della Grazia l’uomo era stato corrotto da Satana e così l’opera di redenzione di tutta l’umanità richiedeva un’abbondanza di grazia, infinita compassione e pazienza e, ancor più, un’offerta sufficiente a espiare i peccati dell’umanità, per poterne conseguire gli effetti. Ciò che gli uomini videro nell’Età della Grazia fu solamente la Mia offerta a espiazione del peccato per l’umanità, Gesù, e seppero solo che Dio poteva essere misericordioso e compassionevole, videro solo la misericordia e l’amorevolezza di Gesù. Ciò accadde perché vivevano nell’Età della Grazia. Pertanto, prima che potessero essere redenti, dovevano godere della grande quantità di grazia che Gesù riversava su di loro; solo ciò era loro di beneficio. In tal modo, potevano essere perdonati dei loro peccati mediante la loro fruizione della grazia, e potevano avere la possibilità di essere redenti mediante la fruizione della tolleranza e della pazienza di Gesù. Solo grazie alla tolleranza e alla pazienza di Gesù, essi furono in grado di ricevere il perdono e di godere dell’abbondanza della grazia elargita da Gesù – proprio come Gesù aveva detto: “Non sono venuto a redimere i giusti, ma i peccatori, per far sì che i loro peccati siano perdonati”. Se Gesù Si fosse incarnato con l’indole di giudizio, maledizione e intolleranza delle offese dell’uomo, l’uomo non avrebbe mai avuto la possibilità di essere redento e sarebbe rimasto per sempre nel peccato, e così il piano di gestione di seimila anni non sarebbe andato più in là dell’Età della Legge. L’Età della Legge sarebbe durata per seimila anni, i peccati dell’uomo sarebbero divenuti ancor più numerosi e più gravi, e la creazione dell’umanità sarebbe stata vana. Gli uomini sarebbero stati solo in grado di servire Jahvè sotto la legge, mentre i loro peccati avrebbero superato quelli dei primi esseri umani creati. Più Gesù amava gli uomini, perdonandoli per i loro peccati e dando loro sufficiente misericordia e amorevolezza, più gli uomini divenivano capaci di essere salvati, chiamati pecore smarrite, che Gesù ricomprò a caro prezzo. Satana non poté immischiarsi in quest’opera, poiché Gesù trattava i Suoi seguaci come una madre amorevole tratta il lattante che tiene tra le braccia. Non Si adirava con loro né li disprezzava, ma era pieno di consolazione; non Si infuriava con loro, ma tollerava i loro peccati e distoglieva gli occhi dalla loro insensatezza e ignoranza, come aveva detto: “Perdona agli altri settanta volte sette”. Così il Suo cuore riplasmava il cuore degli altri, e in questo modo le persone ricevevano il perdono grazie alla Sua tolleranza.

giovedì 26 ottobre 2017

Dio Onnipotente è Gesù che ha fatto ritorno.


 
Dio Onnipotente è Gesù che ha fatto ritornoParole di Dio attinenti:

Dio Si è incarnato in territorio cinese, in quello che i compatrioti di Hong Kong e Taiwan chiamano il continente. Quando Dio venne dal cielo sulla terra, nessuno né in cielo né in terra lo sapeva, poiché questo è l’autentico significato del ritorno di Dio nel nascondimento. Egli ha lavorato e ha vissuto per lungo tempo nella carne, senza che nessuno ne fosse a conoscenza. Persino oggi, nessuno è grado di riconoscerlo. Forse resterà per sempre un mistero. Dio che viene nella carne questa volta non è qualcosa di cui chiunque possa essere consapevole. Indipendentemente da quanto l’opera dello Spirito agisca su larga scala e con potenza, Dio se ne resta tranquillo, senza smascherarsi mai. Si potrebbe dire che è come se questo stadio dell’opera venisse compiuto nel regno celeste. Sebbene sia perfettamente ovvio a tutti, nessuno lo riconosce. Quando Dio avrà completato questo stadio del Suo lavoro, tutti si risveglieranno dal lungo sonno e ribalteranno gli atteggiamenti che hanno avuto in passato. Ricordo che Dio una volta ha detto: “Incarnarsi questa volta è come cadere nella tana della tigre”. Ciò sta a significare che, poiché questa tappa dell’opera di Dio prevede che Dio venga nella carne e nasca nel luogo in cui risiede il gran dragone rosso, la Sua venuta sulla terra, questa volta, è accompagnata da pericoli ancora più estremi. Ciò che Egli affronta sono coltelli e fucili e mazze; ciò che Egli affronta è la tentazione; ciò che Egli affronta sono masse dall’aria omicida. Egli rischia di venire ucciso in qualsiasi momento. Dio è venuto con ira. Tuttavia, Egli è venuto al fine di compiere il lavoro di perfezionamento, vale a dire per compiere la seconda parte della Sua opera, dopo l’opera della redenzione. Dio ha dedicato ogni Suo pensiero e cura alla realizzazione di questo stadio della Sua opera, e utilizza ogni mezzo possibile per evitare gli assalti della tentazione, nascondendo Se stesso con umiltà e senza mai ostentare la Propria identità. Salvando gli uomini dalla croce, Gesù ha completato l’opera della redenzione, non ha svolto l’opera di perfezionamento. Così, solo metà dell’opera di Dio era in fase di compimento, e portare a termine l’opera di redenzione costituiva solo metà di tutto il piano divino. Quando la nuova era stava per cominciare e la vecchia per terminare, Dio Padre ha cominciato a deliberare circa la seconda parte della Sua opera e ha iniziato a prepararvisi. Nel passato, questa incarnazione negli ultimi giorni non ha potuto essere profetizzata e, pertanto, ciò ha posto le basi dell’accresciuta segretezza che circonda l’attuale venuta di Dio nella carne. Al giungere dell’alba, all’insaputa di tutti, Dio ha venuto sulla terra e ha cominciato la Sua vita nella carne. La gente non era consapevole di tale momento. Forse erano tutti profondamente addormentati, forse molti di quelli che stavano vegliando attentamente erano in attesa, e forse molti stavano pregando in silenzio Dio in cielo. Eppure, tra tutte queste persone, nemmeno una sapeva che Dio era già giunto sulla terra. Dio ha lavorato in questo modo così da portare avanti senza intoppi il Proprio lavoro e ottenere dei risultati migliori e lo ha fatto anche per evitare ulteriori tentazioni. Quando il tranquillo sonno dell’uomo si interromperà, l’opera di Dio sarà già finita da tempo ed Egli se ne andrà, mettendo fine alla Propria vita di vagabondaggio e di soggiorno sulla terra. Poiché l’opera divina richiede che Dio agisca e parli di persona e poiché l’uomo non ha modo di aiutarLo, Dio ha sopportato sofferenze indicibili per venire sulla terra a svolgere Egli stesso il lavoro. L’uomo non è in grado di sostituire l’opera di Dio. Pertanto Dio ha corso dei pericoli infinitamente più grandi di quelli incontrati durante l’Età della Grazia per scendere nel luogo in cui dimora il gran dragone rosso, al fine di compiere la Propria opera, riporre ogni pensiero e cura nella redenzione di questo gruppo di persone decadute, di questo gruppo di persone immerse nel letame. Sebbene nessuno sappia dell’esistenza di Dio, Egli non ne è turbato perché ciò è di grande beneficio per la Sua opera. Sono tutti atrocemente malvagi, pertanto come potrebbe mai qualcuno tollerare l’esistenza di Dio? Questo è il motivo per cui sulla terra Dio resta costantemente in silenzio. Anche se l’uomo può rivelarsi eccessivamente crudele, Dio non se la prende affatto e Si limita a compiere il lavoro che deve, così da portare a compimento l’incarico più grande che il Padre celeste Gli ha affidato. Chi di voi ha riconosciuto l’amorevolezza di Dio? Chi mostra una considerazione per il fardello di Dio Padre maggiore di quella che dimostra Suo Figlio? Chi è in grado di comprendere la volontà di Dio Padre? Lo Spirito di Dio Padre nei cieli è spesso preoccupato e il Figlio sulla terra spesso prega perché si compia la volontà di Dio Padre, facendo a brandelli il Proprio cuore. C’è qualcuno che conosce l’amore di Dio Padre per il Proprio Figlio? C’è qualcuno che sa quanto il Figlio diletto senta la mancanza di Dio Padre? Lacerati fra cielo e terra, i due si rivolgono costantemente lo sguardo da lontano, fianco a fianco nello Spirito. O uomini! Quando prenderete in considerazione il cuore di Dio? Quando comprenderete le intenzioni di Dio? Padre e Figlio sono sempre dipesi l’uno dall’altro. Perché allora dovrebbero restare separati, uno nell’alto dei cieli e uno in basso, sulla terra? Il Padre ama il Proprio Figlio come il Figlio ama il Proprio Padre. Perché allora Egli dovrebbe aspettare con tale anelito e anelare con tale ansia? Sebbene non siano separati da molto tempo, non sapete che il Padre ha già trascorso molti giorni e molte notti in ansiosa attesa, desiderando che il Suo amato Figlio torni presto? Egli osserva, siede in silenzio, attende. E tutto ciò, per il ritorno del Suo amato Figlio. Quando Egli potrà di nuovo riunirsi al Figlio che ora vaga per il mondo? Anche se un tempo erano insieme, e saranno di nuovo insieme per l’eternità, come può Egli sopportare le migliaia di giorni e di notti di separazione, uno nell’alto dei cieli e l’altro giù sulla terra? Decine di anni sulla terra sono come migliaia di anni in cielo. Come potrebbe Dio Padre non esserne preoccupato? Quando scende sulla terra, Dio sperimenta le molteplici vicissitudini del mondo umano proprio come le sperimenta l’uomo. Dio Stesso è innocente, e allora perché permettere che Dio soffra la stessa pena dell’uomo? Non desta meraviglia che il Padre desideri tanto ardentemente rivedere il Figlio; chi può mai comprendere il cuore di Dio? Dio dona troppo all’uomo; come può l’uomo ripagare il cuore di Dio in modo adeguato? Eppure l’uomo dà a Dio troppo poco; come potrebbe Dio, quindi, non esserne preoccupato?

mercoledì 25 ottobre 2017

Conoscere l’opera di Dio oggi


In questi tempi, conoscere l’opera di Dio significa, in gran parte, conoscere il Dio incarnato degli ultimi giorni, il Suo ministero principale e ciò che è venuto a compiere sulla terra. Ho già menzionato il fatto che l’Onnipotente è venuto sulla terra (durante gli ultimi giorni) per dare un esempio prima di andarsene. In che modo lo dà? Pronunciando parole, operando e parlando in tutto il mondo. Tale è l’opera di Dio negli ultimi giorni: Egli si limita a parlare, in modo che la terra divenga un mondo di parole, in modo che ognuno riceva le Sue parole e ne sia illuminato, in modo che lo spirito dell’uomo si risvegli e comprenda le visioni. Durante gli ultimi giorni, il Dio incarnato è giunto sulla terra anzitutto per pronunciare delle parole. Quando Gesù venne, predicò il vangelo del regno dei cieli e compì l’opera di redenzione della crocifissione; Egli pose fine all’Età della Legge e abolì tutte le cose vecchie. La venuta di Gesù mise fine all’Età della Legge e segnò l’inizio dell’Età della Grazia. La venuta di Dio incarnato degli ultimi giorni ha posto fine all’Età della Grazia. Egli è giunto, anzitutto, per proferire le Sue parole e utilizzarle per rendere l’uomo perfetto, illuminarlo e cancellare il Dio vago nel suo cuore. Gesù non realizzò questa fase dell’opera alla Sua venuta: quando giunse, compì molti miracoli, guarì e cacciò i demoni, e concretizzò l’opera di redenzione della crocifissione. Pertanto, nei suoi pensieri l’uomo crede che l’Onnipotente dovrebbe essere così. Perché quando venne, Gesù non si adoperò per cancellare l’immagine del Dio vago dal cuore dell’uomo; quando venne, fu crocifisso, guarì e cacciò i demoni e predicò il vangelo del regno dei cieli. Da un lato, l’incarnazione di Dio durante gli ultimi giorni elimina il posto che il Dio vago occupa nei pensieri dell’uomo, affinché tale immagine sia cancellata per sempre dal suo cuore. Con le Sue parole effettive e la Sua opera pratica, Egli attraversa tutte le terre e l’opera che compie fra gli uomini è straordinariamente reale e normale, tale che l’uomo giunge a conoscenza della realtà divina e il Dio vago viene cancellato dal suo cuore. Dall’altro lato, l’Onnipotente usa le parole enunciate dalla Sua carne per rendere l’uomo completo e realizzare tutte le cose. Tale è l’opera che Dio completerà negli ultimi giorni.

Soltanto chi ha esperienza dell’opera di Dio crede veramente in Dio

Immagina della  Chiesa di Dio Onnipotente

Soltanto chi ha esperienza dell’opera di Dio crede veramente in Dio
Sebbene molte persone credano in Dio, poche capiscono cosa significhi avere fede in Lui e cosa debbano fare per seguire il Suo cuore. Questo perché, sebbene le persone conoscano la parola “Dio” e le espressioni “l’opera di Dio”, non conoscono Dio, tantomeno conoscono la Sua opera. Non c’è da meravigliarsi, quindi, che tutti coloro che non conoscono Dio credano in modo confuso. Le persone non prendono seriamente la fede in Dio, perché credere in Dio è del tutto insolito, del tutto strano per loro. Di conseguenza, non sono all’altezza delle richieste di Dio. In altre parole, se la gente non conosce Dio e non conosce la Sua opera, non è adatta allo scopo di Dio, e tantomeno può realizzare il desiderio di Dio. “Fede in Dio” significa credere che Dio esiste; questo è il concetto più semplice della fede in Dio. Inoltre, credere che Dio esiste non è la stessa cosa di credere veramente in Lui; piuttosto, è un genere di fede semplice con forti implicazioni religiose. La vera fede in Dio fare esperienza delle parole e dell’opera di Dio nella convinzione che Dio ha la sovranità su tutte le cose. In tal modo sarai liberato dalla tua indole corrotta, realizzerai il desiderio di Dio e giungerai a conoscerLo. Solo mediante un percorso simile puoi affermare di credere in Dio. Tuttavia la gente vede spesso la fede in Dio come qualcosa di molto semplice e superficiale. La fede di queste persone è vuota e non avrà mai l’approvazione di Dio, perché percorrono la strada sbagliata. Oggi, c’è ancora chi crede in Dio in quanto mera norma e vuota dottrina. Questi individui sono ignari del fatto che la loro fede in Dio non ha sostanza e che non possono avere l’approvazione di Dio, e tuttavia pregano per ottenere la pace e la grazia necessaria da Dio. Dovremmo fermarci a chiederci: la fede in Dio può essere realmente la cosa più semplice del mondo? Credere in Dio non vuol dire altro che ricevere abbondante grazia da Lui? Le persone che credono in Dio, ma che non Lo conoscono e si oppongono a Lui, possono realizzare veramente il desiderio di Dio?

martedì 24 ottobre 2017

Il Salvatore è già ritornato su una “nuvola bianca”


Il Salvatore è già ritornato su una “nuvola bianca”

Per svariate migliaia di anni, l’uomo ha desiderato essere testimone dell’arrivo del Salvatore, e vedere Gesù il Salvatore su di una nuvola bianca nel momento in cui Egli discenderà personalmente tra coloro che Lo hanno bramato e Lo hanno agognato per migliaia di anni. L’uomo ha voluto fortemente che il Salvatore tornasse e Si riunisse con il popolo; in altre parole, che Gesù il Salvatore ritornasse dalle persone dalle quali era separato da migliaia di anni. E gli uomini sperano che Egli possa portare a compimento ancora una volta l’opera di redenzione che aveva realizzato tra gli Ebrei, che sia compassionevole e amorevole con loro, che perdoni i loro peccati, che Si faccia carico di tutte le loro trasgressioni e dei loro peccati, e che li liberi dal peccato. Essi bramano che Gesù il Salvatore sia lo stesso di prima – un Salvatore amabile, affettuoso e venerabile, che non è mai adirato con loro e non li rimprovera mai. Questo Salvatore perdona e Si fa carico di tutti i peccati degli uomini, e addirittura muore sulla croce per loro ancora una volta. Dal momento della dipartita di Gesù, i discepoli che Lo seguivano, e tutti i santi che sono stati salvati grazie al Suo nome, hanno sentito tanto la Sua mancanza e Lo hanno aspettato. Tutti coloro che sono stati salvati dalla grazia di Gesù Cristo durante l’Età della Grazia hanno desiderato ardentemente l’arrivo di quel giorno gioioso negli ultimi giorni, quando Gesù il Salvatore arriverà su di una nuvola bianca e apparirà tra gli uomini. Ovviamente, questo è anche il desiderio collettivo di tutti quelli che accettano il nome di Gesù il Salvatore nel tempo presente. In tutto l’universo, coloro che sono a conoscenza della salvezza di Gesù il Salvatore hanno agognato disperatamente l’arrivo improvviso di Gesù Cristo, perché si compiano le parole pronunciate da Gesù quando era sulla terra: “Io arriverò nello stesso modo in cui sono andato via”. L’uomo crede che, dopo la crocifissione e la resurrezione, Gesù sia tornato nei cieli su di una nuvola bianca, e abbia preso il Suo posto alla destra dell’Altissimo. Allo stesso modo, è convinto che Gesù discenderà, nuovamente su di una nuvola bianca (questa nuvola si riferisce alla nuvola su cui era Gesù quando Egli ritornò in cielo), tra coloro che hanno desiderato fortemente il Suo ritorno per migliaia di anni, e pensa che Egli porterà l’immagine e le vesti degli Ebrei. Dopo essere apparso agli uomini, Egli elargirà loro del cibo, farà in modo che l’acqua viva zampilli per loro, e vivrà con loro, pieno di grazia e amore, vivo e reale. E così via. Ma Gesù il Salvatore non agì in questo modo; fece l’esatto opposto di ciò che pensava l’uomo. Egli non arrivò tra coloro che bramavano il Suo ritorno, e non apparve agli uomini su di una nuvola bianca. Egli è già arrivato, ma l’uomo non Lo sa e continua a ignorare il Suo arrivo. Lo sta solo aspettando senza alcun proposito, ignaro del fatto che Egli è già disceso su di una nuvola bianca (la nuvola che è il Suo Spirito, le Sue parole, la Sua intera indole e tutto ciò che Egli è), e in questo momento Si trova in un gruppo di vincitori che Egli creerà durante gli ultimi giorni. L’uomo non è a conoscenza di ciò: sebbene il santo Gesù Salvatore sia pieno di benevolenza e di amore verso l’umanità, come poteva operare nei “templi” abitati da spiriti sudici e impuri? Anche se gli uomini avevano atteso il Suo arrivo, Egli come poteva apparire a coloro che mangiano la carne dei malvagi, bevono il loro sangue e indossano i loro abiti, a coloro che credono in Lui ma non Lo conoscono, e a coloro che Lo ricattano costantemente? L’uomo sa soltanto che Gesù il Salvatore è pieno d’amore e di compassione, e che è l’offerta sacrificale piena di redenzione. Ma l’uomo non ha idea che Egli sia anche Dio Stesso, che trabocchi di rettitudine, maestà, collera e giudizio, che possieda autorità e che sia pieno di dignità. E così, sebbene l’uomo abbia agognato ansiosamente e desiderato ardentemente il ritorno del Redentore, e perfino il Cielo sia commosso dalle sue preghiere, Gesù il Salvatore non appare a coloro che credono in Lui ma non Lo conoscono.

Archivio blog