Il nono discorso-la Chiesa di Dio Onnipotente
Dio Onnipotente dice:"Dato che tu sei una delle persone della Mia famiglia, e dato che sei fedele al Mio regno, tutto ciò che fai deve essere conforme ai Miei requisiti. Non chiedo che tu sia nient’altro che una nuvola alla deriva, ma che tu sia neve luccicante e che tu possegga la sua sostanza e ancor più il suo valore. Poiché Io provengo dalla terra santa, non come il loto, che ha solo un nome e nessuna sostanza perché proviene dalla palude e non dalla terra santa. Il tempo in cui un nuovo cielo scenderà sulla terra e una nuova terra si estenderà oltre i cieli, sarà anche il momento in cui Io opererò ufficialmente a stretto contatto con l’uomo. Chi tra gli uomini Mi conosce? Chi contempla il momento del Mio arrivo? Chi ha constatato che Io non ho soltanto un nome ma, soprattutto, sono anche munito di sostanza? Io spazzo via le bianche nubi con la Mia mano e osservo i cieli da vicino; nel cosmo non c’è nulla che non sia creato dalla Mia mano e, al di sotto del cosmo, non c’è uomo che non contribuisca con il suo piccolo sforzo alla realizzazione della Mia poderosa impresa. Non faccio richieste gravose al popolo sulla terra, poiché sono sempre stato il Dio concreto, e perché Io sono l’Onnipotente che ha creato l’uomo e lo conosce bene. Tutte le persone si trovano di fronte allo sguardo dell’Onnipotente. Come potrebbero persino coloro che si trovano negli angoli più remoti della terra, evitare la sorveglianza del Mio Spirito? Nonostante l’uomo “conosca” il Mio Spirito, egli altresì offende il Mio Spirito. Le Mie parole mettono a nudo il lato oscuro di tutte le persone ed i loro pensieri più nascosti, e fanno sì che tutto sulla terra venga reso chiaro dalla Mia luce e ricada sotto la Mia sorveglianza. Ma anche se l’uomo cade, il suo cuore non osa allontanarsi molto da Me. Tra le creature di Dio, quale non viene ad adorarMi a causa delle Mie azioni? Chi non Mi brama, come conseguenza delle Mie parole? In chi non nascono sentimenti di devozione in ragione del Mio amore? È soltanto a causa della corruzione di Satana che l’uomo non è in grado di raggiungere il regno, come da Me richiesto. Persino i parametri più bassi che Io richiedo generano dubbi in lui, per non parlare del momento attuale, l’epoca in cui Satana dirige disordini ed è follemente dispotico o del tempo in cui l’uomo è stato talmente calpestato da Satana che il suo corpo era completamente ricoperto di sporcizia. Quando non Mi ha causato dolore il fallimento dell’uomo nel prendersi cura del Mio cuore, a causa della sua depravazione? Non potrebbe essere che Io compatisca Satana? Potrebbe essere che Io sbagli nel Mio amore? Quando l’uomo Mi disobbedisce, il Mio cuore piange in segreto; quando l’uomo Mi osteggia, Io lo castigo; quando l’uomo viene salvato da Me e resuscita dai morti, Io lo nutro con la massima cura; quando l’uomo Mi obbedisce, il Mio cuore trova facilmente pace e percepisco subito grandi cambiamenti in tutte le cose del cielo e della terra; quando l’uomo Mi loda, come potrei non esserne compiaciuto? Quando l’uomo Mi è testimone ed è conquistato da Me, come potrei non esserne glorificato? Può essere che tutto ciò che l’uomo fa non sia regolato e fornito da Me? Quando non fornisco la direzione, le persone sono inerti e oziose e, “alle Mie spalle”, si dedicano a quegli sporchi affari che portano “piacere”. Pensate che la carne, con la quale rivesto Me Stesso, non sappia nulla delle vostre azioni, del vostro comportamento e delle vostre parole? Per molti anni ho sopportato il vento e la pioggia, e altrettanto ho sperimentato l’amarezza del mondo degli uomini eppure, con una riflessione più attenta, nessuna sofferenza può far perdere la speranza in Me ad un uomo di carne, e tanto meno alcuna dolcezza può rendere un uomo di carne freddo, avvilito o sprezzante nei Miei confronti. L’amore dell’uomo per Me è veramente confinato a questo luogo tra dolore e dolcezza?