
Dio Onnipotente dice:"È l’occupazione adeguata dell’umanità prendere le Mie parole come base per la sua sopravvivenza. L’uomo deve stabilire la sua porzione individuale in ogni parte delle Mie parole; non fare questo vorrebbe dire ricercare dei problemi, cercare la propria distruzione. L’umanità non Mi conosce e per questo motivo, invece di portare la propria vita a Me per offrirla in cambio, tutto quello che fa è sfilare davanti a Me con beni fatiscenti nelle sue mani, cercando così di compiacerMi. Ma lungi dall’essere compiaciuto dalle cose come sono, continuo a fare richieste all’umanità. Amo i doni dell’uomo, ma odio le sue estorsioni. Tutti gli uomini hanno cuori colmi di avidità; è come se il cuore umano fosse alla mercé del diavolo e l’uomo fosse incapace di liberarsi e di offrire il suo cuore a Me. Quando parlo, l’uomo ascolta la Mia voce con attenzione rapita; ma quando smetto di parlare, egli ricomincia la propria “impresa” e cessa completamente di dare ascolto alle Mie parole, come se le Mie parole fossero un complemento alla sua “impresa”. Non sono mai stato negligente con l’umanità e comunque sono anche stato paziente e magnanimo con l’uomo. E così, a causa della Mia indulgenza, gli esseri umani sono tutti cresciuti arroganti, incapaci di conoscenza di sé e di auto-riflessione, e approfittano della Mia pazienza per ingannarMi. Non una sola persona fra di loro si preoccupa sinceramente per Me e nessuno tiene veramente a Me come a un oggetto caro al suo cuore; solo quando hanno del tempo da perdere essi Mi presentano i loro rispetti superficialmente. Lo sforzo che ho speso con l’uomo è finora oltre ogni limite. Ho esercitato sull’uomo un tipo di lavoro senza precedenti e, oltre a questo, gli ho dato un ulteriore onere in modo che, al di fuori di quello che ho e che sono, l’uomo possa migliorare in conoscenza e affrontare un cambiamento. Faccio questo non per trasformare l’uomo in un mero consumatore, ma per farlo diventare un produttore capace di infliggere la sconfitta a Satana. Anche se potrei non chiedere nulla all’uomo, tuttavia ho delle regole per le richieste che faccio, perché c’è uno scopo in ciò che faccio, così come principi in conformità ai quali Io agisco: non vado in giro, come l’uomo potrebbe immaginare, a giocherellare a casaccio, come non modello i cieli e la terra e le miriadi di cose del creato in base ai Miei capricci intenzionali. Nella Mia opera l’uomo dovrebbe essere in grado di vedere qualcosa, di ottenere qualcosa. Egli non dovrebbe sprecare la primavera della sua “giovinezza” o trattare la propria vita come un vestito sul quale viene permesso con noncuranza che si depositi la polvere; piuttosto, egli dovrebbe vigilare severamente su se stesso, prendendo dai Miei doni per provvedere al suo appagamento fino a quando, per il Mio bene, egli non potrà girare le spalle a Satana e, sempre per il Mio bene, preparerà un attacco contro Satana. Non è davvero semplice ciò che chiedo all’uomo?