venerdì 18 gennaio 2019

Il Vangelo di oggi - “Dovresti sapere come si è evoluta l’umanità intera fino a oggi” Parte 2

 


Il Vangelo di oggi - “Dovresti sapere come si è evoluta l’umanità intera fino a oggi” Parte 2



Dio Onnipotente dice: “Tutta l’opera compiuta nell’arco di seimila anni è gradualmente cambiata con il tempo. Le variazioni in quest’opera sono avvenute secondo le circostanze globali del mondo. L’opera di gestione di Dio si è semplicemente trasformata in misura graduale in base alle tendenze evolutive di tutta l’umanità; non era ancora pianificata all’inizio della creazione. …Tutta la Sua opera è la più attuale. Egli la porta a termine secondo lo sviluppo dei tempi e svolge la Sua opera più attuale secondo i cambiamenti delle cose. Per Lui, portare a termine l’opera è come somministrare una medicina a un malato; Egli osserva mentre compie la Sua opera e agisce secondo le Sue osservazioni. In ogni fase della Sua opera, Egli è capace di esprimere la Sua infinita saggezza e la Sua ampia abilità; Egli rivela la Sua enorme saggezza e la Sua ampia autorità secondo l’opera di un periodo in particolare e permette a qualsiasi persona risollevata da Lui in quei periodi di vedere la Sua indole nella Sua interezza. Egli soddisfa i bisogni degli individui ed esegue l’opera da svolgere a seconda di quanto deve essere svolto in ogni epoca; appaga i bisogni delle persone a seconda del livello di corruzione a cui Satana le ha condotte”.
Fonte: La Chiesa di Dio Onnipotente

giovedì 17 gennaio 2019

Il pentimento del re di Ninive guadagna la lode di Jahvè Dio



Il pentimento del re di Ninive guadagna la lode di Jahvè Dio


Quando il re di Ninive udì la notizia, si alzò dal trono, depose il mantello, indossò il sacco e si sedette sulla cenere. Quindi intimò che nessuno in città mangiasse alcunché, e che nessun capo di bestiame, pecora o bue, andasse al pascolo o bevesse acqua. Uomini e bestie si sarebbero dovuti coprire di sacchi; la gente avrebbe dovuto pregare seriamente Dio. Il re intimò inoltre che tutti abbandonassero la via malvagia e la violenza delle proprie mani. A giudicare da questi provvedimenti, il re di Ninive dimostrò di essersi pentito sinceramente. Quello che fece – alzarsi dal trono, togliersi il mantello regale, indossare il sacco e sedersi sulla cenere – comunicava alla popolazione che il re di Ninive in persona metteva da parte il suo regale prestigio e si vestiva di sacchi come la gente comune. In altre parole, il re di Ninive non approfittò della sua nobile posizione per continuare a perseguire la via malvagia e a usare la violenza delle sue mani dopo aver udito l’annuncio di Jahvè Dio. Al contrario, rinunciò alla sua autorità e si pentì davanti a Lui. In quel momento non si pentì da re; si presentò al cospetto di Dio per confessare i suoi peccati e pentirsene come un qualunque suddito di Dio. Inoltre, ingiunse all’intera città di confessarsi e pentirsi davanti a Jahvè Dio allo stesso modo. Aveva anche un progetto specifico a questo riguardo, come si legge nella Scrittura: “Uomini e bestie, armenti e greggi, non assaggino nulla; non si pascano e non bevano acqua […] e gridino con forza a Dio; e ognuno si converta dalla sua via malvagia, e dalla violenza perpetrata dalle sue mani”. In quanto sovrano della città, il re di Ninive era l’uomo più prestigioso e potente, e poteva fare tutto ciò che voleva. Poteva ignorare l’annuncio di Jahvè Dio o limitarsi a pentirsi e a confessare i propri peccati. Poteva disinteressarsi completamente della questione se la popolazione della città decidesse o no di pentirsi. Ma non fece affatto così. Non solo si alzò dal trono, si vestì di sacchi, si sedette sulla cenere, si confessò e si pentì dei suoi peccati davanti a Jahvè Dio, ma ordinò anche alla popolazione e al bestiame della città di fare altrettanto. Ordinò perfino “gridino con forza a Dio”. Con questa serie di azioni il re di Ninive ottenne veramente ciò che compete a un sovrano. Si trattò di azioni difficili per qualsiasi re nella storia umana, e che nessuno ha mai realizzato. Si può dire che tali azioni costituiscono un’impresa senza precedenti in tutta la storia umana. Meritano di essere commemorate e imitate dall’umanità. Fin dagli albori dell’umanità, ogni re ha spinto i propri sudditi a contrastare e opporsi a Dio. Nessuno aveva mai intimato ai propri sudditi di supplicare Dio per cercare la redenzione dalla propria malvagità, ricevere il perdono di Jahvè Dio ed evitare l’imminente punizione. Il re di Ninive, invece, fu capace di indurre i suoi sudditi a rivolgersi a Dio, rinunciare alla via malvagia e abbandonare la violenza delle proprie mani. E fu anche capace di rinunciare al suo trono. In cambio Jahvè Dio mutò proponimento e Si pentì e placò la Sua ira, consentendo alla popolazione della città di sopravvivere e salvandola dalla distruzione. Le azioni del re possono essere definite un raro miracolo nella storia dell’umanità. Le possiamo definire perfino un modello di umanità corrotta che confessa i propri peccati davanti a Dio e se ne pente.
Fonte: vangelo della vita eterna

mercoledì 16 gennaio 2019

"Il nome di Dio è cambiato!" - Perché il Signore ritornato ha assunto il nome di Dio Onnipotente?


"Il nome di Dio è cambiato!" - Perché il Signore ritornato ha assunto il nome di Dio Onnipotente?


La Bibbia predice: "scriverò su lui il nome del mio Dio e il nome della città del mio Dio, della nuova Gerusalemme che scende dal cielo d'appresso all'Iddio mio, ed il mio nuovo nome" (Apocalisse 3: 12). "Sarai chiamata con un nome nuovo, che la bocca di Jahvè fisserà" (Isaia 62: 2). Negli ultimi giorni, Dio Si manifesta al genere umano sotto il nome di "Dio Onnipotente", compie la Sua opera di giudizio cominciando dalla casa di Dio e rivela la Sua indole di giustizia, maestà e ira. Il significato del nome "Dio Onnipotente" è di ampia portata; sapete qual è il significato di questo nome? Questo video vi fornirà la risposta.

martedì 15 gennaio 2019

Il nome di Dio durante l’Età della Legge era Jahvè

Jahvè” è il nome che ho preso durante la Mia opera in Israele, e significa il Dio degli Israeliti (popolo eletto di Dio), che può avere pietà degli uomini, maledirli e guidare la loro vita. Significa che Dio possiede un grande potere ed è pieno di saggezza. … In altre parole, unicamente Jahvè è il Dio del popolo eletto di Israele, di Abramo, di Isacco, di Giacobbe, di Mosè e di tutto il popolo di Israele. E così nell’epoca attuale, fatta eccezione per la tribù di Giuda, tutti gli Israeliti venerano Jahvè. Compiono sacrifici a Lui sull’altare, e Lo servono indossando abiti sacerdotali nel tempio. Sperano nella riapparizione di Jahvè. … Il nome Jahvè è un nome peculiare per il popolo di Israele che viveva secondo la legge. In tutte le età e in ciascuna fase dell’opera, il Mio nome non è privo di fondamento, ma riveste un significato rappresentativo: ogni nome rappresenta un’età. “Jahvè” rappresenta l’Età della Legge, ed è il titolo onorifico per il Dio venerato dal popolo di Israele. da “Il Salvatore è già ritornato su una ‘nuvola bianca’”
Fonte: La Chiesa di Dio Onnipotente

lunedì 14 gennaio 2019

Chi è il Signore Gesù Cristo?

Una mattina, mentre io e mia figlia stavamo studiando la Bibbia insieme, leggiamo questi versi: “Filippo gli disse: Signore, mostraci il Padre, e ci basta. Gesù gli disse: Da tanto tempo sono con voi e tu non m’hai conosciuto, Filippo? Chi ha veduto me, ha veduto il Padre; come mai dici tu: Mostraci il Padre? Non credi tu ch’io sono nel Padre e che il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico di mio; ma il Padre che dimora in me, fa le opere sue” (Giovanni 14:8-10). Confusa, mia figlia mi chiese: “Mamma, i pastori e gli anziani dicono sempre che il Signore Gesù è il Figlio di Dio, ma proprio qui Gesù dice a Filippo: ‘Chi ha veduto me, ha veduto il Padre’, ‘io sono nel Padre e che il Padre è in me’. Mamma, come possiamo capire le parole del Signore Gesù?”. Provai a trovare una risposta, ma non riuscivo a pensare chiaramente: non sapevo cosa rispondere a mia figlia.

sabato 12 gennaio 2019

Il vangelo quotidiano: come puoi perdere la fede solo a causa di piccoli contrattempi?

Nella vita reale, ogni volta che affrontiamo eventi sfortunati come contrattempi e malattie, ci capita di pensare che Dio ci abbia abbandonato e non ci protegga più, affondando così nella negatività e perdendo la nostra fede. Tuttavia, se continuiamo a pregare Dio e comprendiamo la Sua volontà, i nostri punti di vista errati saranno invertiti.
-Note

venerdì 11 gennaio 2019

Commento al Vangelo - Cosa portano l'opera e la manifestazione di Dio alla comunità religiosa?

 


Commento al Vangelo - Cosa portano l'opera e la manifestazione di Dio alla comunità religiosa?


Ogni volta che Dio diventa carne e Si manifesta per compiere la Sua opera, le forze malvagie di Satana resistono alla vera via e la condannano. In questo modo, nel mondo spirituale insorgono guerre che dividono e smascherano il mondo religioso. Il Signore Gesù disse: "Non pensate ch'io sia venuto a metter pace sulla terra; non son venuto a metter pace, ma spada" (Matteo 10:34).

giovedì 10 gennaio 2019

La benedizione di Dio a Noè dopo il diluvio

(Genesi 9:1-6) E Dio benedisse Noè e i suoi figliuoli, e disse loro: “Crescete, moltiplicate, e riempite la terra. E avranno timore e spavento di voi tutti gli animali della terra e tutti gli uccelli del cielo. Essi son dati in poter vostro con tutto ciò che striscia sulla terra e con tutti i pesci del mare. Tutto ciò che si muove ed ha vita vi servirà di cibo; io vi do tutto questo, come l’erba verde; ma non mangerete carne con la vita sua, cioè col suo sangue.

mercoledì 9 gennaio 2019

Questa è la Chiesa che ho tanto cercato!

Per via della mia esperienza con la malattia, nel 1999 accettai il Signore Gesù e iniziai a recarmi in paese ogni domenica, con entusiasmo, per assistere ai raduni. Ricordo che era inverno; agli incontri, la gente si ammassava all’estremità calda del kang e sedeva nell’angolo più caldo del pavimento. I fratelli e le sorelle si prendevano cura di me perché non stavo bene: mi facevano tutto spazio perché potessi sedermi accanto al kang e stare più comoda. Ero commossa e sentivo che credere nel Signore era una cosa davvero meravigliosa, perché tra fratelli e sorelle c’era vero amore. Nei suoi sermoni, il predicatore diceva che i fedeli dovrebbero vestire in modo dignitoso e decente, e che non dovrebbero frequentare luoghi d’intrattenimento perché portavano la gente alla depravazione. Il predicatore diceva anche che i cristiani dovrebbero essere fedeli nell’ambito del matrimonio e rispettare i comandamenti di Dio, e così via. Sentivo sempre più che i cristiani erano davvero diversi dai non-credenti. Al termine di ogni incontro pregavamo tutti insieme, e la sera ci ritrovavamo nella stanza degli incontri per un’ultima preghiera collettiva. Dopo aver pregato mi sentivo sempre magnificamente in pace. Sentivo che il Signore ci onorava davvero. Questo splendido periodo durò per cinque o sei anni.

martedì 8 gennaio 2019

Spezzoni di film – Qual è esattamente la relazione tra l’essere salvati e l’ingresso nel Regno dei Cieli?

 


Qual è esattamente la relazione tra l'essere salvati e l'ingresso nel Regno dei Cieli?


Qual è esattamente la relazione tra l'essere salvati e l'ingresso nel Regno dei Cieli? Molti ritengono che, credendo nel Signore Gesù, i loro peccati sono perdonati, che sono salvati per fede e inoltre che quando si è salvati lo si è per sempre e quando il Signore ritornerà potranno essere rapiti ed entrare nel Regno dei Cieli! Sì, il Signore Gesù disse: "Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è ne' cieli" (Matteo 7: 21).

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