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giovedì 5 settembre 2019

Solo amare Dio vuol dire credere veramente in Dio

Solo amare Dio vuol dire credere veramente in Dio


     Oggi, mentre cercate di amare e conoscere Dio, da un lato dovete sopportare privazioni e affinamento, e dall’altro dovete pagare un prezzo. Nessuna lezione è più profonda di quella di amare Dio, e si può dire che la lezione che le persone imparano da una vita di fede è come amare Dio. Vale a dire che se credi in Dio devi amare Dio. Se ti limiti a credere in Dio e non Lo ami, non hai raggiunto la conoscenza di Dio e non Lo hai mai amato con un amore vero che viene dal cuore, e allora la tua fede in Dio è inutile; se, nella tua fede in Dio, non Lo ami, allora vivi invano e la tua intera esistenza è la più misera di tutte. Se, in tutta la tua vita, non hai mai amato o soddisfatto Dio, che senso ha la tua esistenza? E che senso ha la tua fede in Dio? Non è uno spreco di energie? In altre parole, se le persone devono credere in Dio e amarLo, allora hanno un prezzo da pagare. Anziché cercare di agire in un certo modo esteriormente, dovrebbero cercare la vera comprensione nel profondo del cuore. Se sei entusiasta di cantare e ballare, ma sei incapace di mettere in pratica la verità, si può dire che ami Dio? Amare Dio richiede la ricerca della Sua volontà in tutte le cose; richiede che sondi il tuo animo quando ti succede qualcosa, cercando di cogliere la volontà di Dio, e cercando di vedere qual è la volontà di Dio in quello che ti accade, ciò che Egli desidera tu raggiunga e come dovresti essere attento alla Sua volontà. Per esempio: si verifica qualcosa che ti richiede di sopportare delle difficoltà ed è in quel momento che dovresti capire qual è la volontà di Dio e come rispettarla. Non devi soddisfare te stesso: innanzitutto, metti te stesso da parte. Nulla è più abietto della carne. Devi cercare di soddisfare Dio e devi compiere il tuo dovere. Con questi pensieri, Dio ti darà un’illuminazione speciale e anche il tuo cuore troverà conforto. Che si tratti di grandi o piccoli avvenimenti, quando ti accade qualcosa devi prima mettere da parte te stesso e considerare la carne come la più vile di tutte le cose. Più soddisfi la carne, più libertà essa si prende; se la soddisfi una volta, la prossima ti chiederà di più e, di questo passo, arriverai ad amare la carne ancora di più. La carne ha sempre desideri stravaganti, pretende sempre di essere soddisfatta e gratificata, che si tratti delle cose che mangi o di quelle che indossi, del fatto di perdere le staffe o di assecondare le tue debolezze e la tua pigrizia… Quanto più soddisfi la carne, tanto più grandi diventano i suoi desideri e più dissoluta diventa, fino al punto in cui nutre concezioni ancora più radicate e disobbedisce a Dio, si esalta e diventa dubbiosa circa l’opera di Dio. Quanto più soddisfi la carne, maggiori sono le sue debolezze; avrai sempre la sensazione che nessuno simpatizzi con le tue debolezze, crederai sempre che Dio abbia esagerato e ti dirai:“Come può Dio essere così duro? Perché non lascia in pace la gente?” Quando le persone sono troppo indulgenti nei confronti della carne e la amano troppo, si perdono. Se ami veramente Dio, e non soddisfi la carne, allora vedrai che tutto ciò che Dio fa è così giusto e così buono, e che la Sua maledizione della tua ribellione e il Suo giudizio circa la tua iniquità sono giustificati. Ci saranno momenti in cui Dio ti castigherà e ti disciplinerà, e stravolgerà il tuo ambiente per temprarti, costringendoti a presentarti dinanzi a Lui; e tu sentirai sempre che ciò che Dio sta facendo è meraviglioso. Così avrai la sensazione che la sofferenza non è poi così tanta e che Dio è così amorevole. Se, invece, assecondi le debolezze della carne e affermi che Dio esagera, sentirai sempre dolore, e sarai sempre depresso, e confuso in merito a tutta l’opera di Dio, e ti sembrerà che Dio non comprenda minimamente la debolezza dell’uomo e che sia ignaro delle sue difficoltà. E allora ti sentirai infelice e solo, come se avessi subito una grande ingiustizia e a quel punto inizierai a lamentarti. Quanto più assecondi le debolezze della carne in questo modo, tanto più penserai che Dio esagera, fino al momento in cui starai così male che negherai l’intera opera di Dio e comincerai a opporti a Lui, e diventerai in tutto e per tutto disobbediente. Pertanto, è necessario che ti ribelli alla carne e non l’assecondi: “Mio marito (mia moglie), i figli, le prospettive, il matrimonio, la famiglia – niente di tutto questo importa! Nel mio cuore c’è solo Dio e devo fare del mio meglio per soddisfare Lui e non la carne”. Devi avere questa determinazione. Se sei sempre animato da tale determinazione, allora riuscirai a mettere in pratica la verità, e a porre te stesso da parte con poco sforzo. Si racconta che una volta c’era un contadino che vide sulla strada un serpente completamente congelato. Il contadino lo raccolse e lo strinse al petto e così, non appena il serpente si riebbe, morse l’agricoltore a morte. La carne dell’uomo è come il serpente: la sua essenza è quella di ledere la vita – e quando riesce nel suo intento, la tua vita sarà perduta. La carne appartiene a Satana. Racchiude desideri stravaganti, pensa solo per sé, vuole godere delle comodità, divertirsi nel tempo libero, crogiolarsi nella pigrizia e nell’ozio e a un certo punto, dopo averla soddisfatta, ne sarai completamente divorato. Vale a dire che, se la soddisfi una volta, la volta dopo verrà a chiederti di più. La carne ha sempre desideri stravaganti e nuove esigenze, e sfrutta la tua condiscendenza verso di lei per fartela amare ancora di più e vivere tra le sue comodità – e se non la domini, alla fine sarai perduto. Che tu riesca o meno a guadagnarti la vita dinanzi a Dio e quale sarà la tua fine ultima, dipende da quanto saprai ribellarti contro la carne. Dio ti ha salvato, ti ha scelto e predestinato, tuttavia, se oggi non sei disposto a soddisfarLo, non sei disposto a mettere in pratica la verità, a ribellarti contro la tua stessa carne con un cuore che ama veramente Dio, alla fine ti rovinerai, e di conseguenza sopporterai il dolore estremo. Se assecondi sempre la carne, Satana gradualmente ti fagociterà e ti lascerà senza vita o senza il tocco dello Spirito, finchè arriverà il giorno in cui dentro di te sarà completamente buio. Quando vivrai nelle tenebre, Satana ti terrà prigioniero, non avrai più Dio nel tuo cuore e in quel momento negherai la Sua esistenza e Lo abbandonerai. Quindi, se vuoi amare Dio, devi pagare il prezzo del dolore e sopportare le difficoltà. Non vi è alcun bisogno di ostentare un fervore e privazioni esteriori, né di leggere di più e darsi più da fare; piuttosto dovresti ignorare le cose dentro di te: i pensieri stravaganti, gli interessi personali e le tue considerazioni, le tue idee e motivazioni. Questa è la volontà di Dio.

sabato 12 gennaio 2019

Il vangelo quotidiano: come puoi perdere la fede solo a causa di piccoli contrattempi?

Nella vita reale, ogni volta che affrontiamo eventi sfortunati come contrattempi e malattie, ci capita di pensare che Dio ci abbia abbandonato e non ci protegga più, affondando così nella negatività e perdendo la nostra fede. Tuttavia, se continuiamo a pregare Dio e comprendiamo la Sua volontà, i nostri punti di vista errati saranno invertiti.
-Note

giovedì 10 gennaio 2019

La benedizione di Dio a Noè dopo il diluvio

(Genesi 9:1-6) E Dio benedisse Noè e i suoi figliuoli, e disse loro: “Crescete, moltiplicate, e riempite la terra. E avranno timore e spavento di voi tutti gli animali della terra e tutti gli uccelli del cielo. Essi son dati in poter vostro con tutto ciò che striscia sulla terra e con tutti i pesci del mare. Tutto ciò che si muove ed ha vita vi servirà di cibo; io vi do tutto questo, come l’erba verde; ma non mangerete carne con la vita sua, cioè col suo sangue.

mercoledì 9 gennaio 2019

Questa è la Chiesa che ho tanto cercato!

Per via della mia esperienza con la malattia, nel 1999 accettai il Signore Gesù e iniziai a recarmi in paese ogni domenica, con entusiasmo, per assistere ai raduni. Ricordo che era inverno; agli incontri, la gente si ammassava all’estremità calda del kang e sedeva nell’angolo più caldo del pavimento. I fratelli e le sorelle si prendevano cura di me perché non stavo bene: mi facevano tutto spazio perché potessi sedermi accanto al kang e stare più comoda. Ero commossa e sentivo che credere nel Signore era una cosa davvero meravigliosa, perché tra fratelli e sorelle c’era vero amore. Nei suoi sermoni, il predicatore diceva che i fedeli dovrebbero vestire in modo dignitoso e decente, e che non dovrebbero frequentare luoghi d’intrattenimento perché portavano la gente alla depravazione. Il predicatore diceva anche che i cristiani dovrebbero essere fedeli nell’ambito del matrimonio e rispettare i comandamenti di Dio, e così via. Sentivo sempre più che i cristiani erano davvero diversi dai non-credenti. Al termine di ogni incontro pregavamo tutti insieme, e la sera ci ritrovavamo nella stanza degli incontri per un’ultima preghiera collettiva. Dopo aver pregato mi sentivo sempre magnificamente in pace. Sentivo che il Signore ci onorava davvero. Questo splendido periodo durò per cinque o sei anni.

giovedì 3 gennaio 2019

Tre principi per placare il nostro cuore davanti a Dio

 Sorella Kemu,
Ciao! Ogni giorno mi do da fare, faccio il mio lavoro e servo in Chiesa, oltre a prendermi cura della mia famiglia. Quindi ogni giorno mi tengo occupata con queste cose. Ma pur avendo affrontato diverse questioni, il mio cuore è sempre vuoto. Non solo non ho nulla da dire al Signore mentre Lo prego, ma sto diventando anche arida e sterile nello spirito. Oltre a questo, trovo difficile placare il mio cuore mentre leggo la Bibbia perché vengo sempre disturbata da queste questioni esterne. Per questo motivo, mi sento davvero turbata e non ho idea di come risolvere questo problema che mi affligge.
Zhuiqiu

sabato 29 dicembre 2018

Cosa significa avere fede in Dio?

Dato il numero crescente di credenti Cristiani, sappiamo molto bene cosa vuol dire credere in Dio. Ma nonostante il gran numero di credenti, molti di loro non capiscono cosa voglia dire veramente avere fede in Dio. Forse alcuni non saranno d’accordo con ciò che ho detto e affermeranno: “Perché pensi così male di noi? Crediamo in Dio da tanti anni, come possiamo non sapere cosa sia la fede in Dio?”. Altri diranno: “Credere in Dio significa ammettere che Dio esiste, e io credo che Egli abbia creato i cieli e la terra e tutte le cose, e che esista per davvero.

mercoledì 5 dicembre 2018

Cosa è il Vangelo

Da dove viene il Vangelo

Cosa è il Vangelo

La parola “Vangelo” significa “buona novella”. Già all’inizio dell’Età della Legge dell’Antico Testamento, Dio chiamò personalmente Mosè e si servì di lui per trasmettere agli Israeliti 613 precetti, al fine di guidarli. Per gli Israeliti, queste leggi erano buone notizie conferite da Dio, il che significava che il Vangelo di Dio era giunto sino a loro. Ciò indicava che Jahvè Dio personalmente li guidava e vividamente appariva in mezzo a loro. Jahvè Dio disse: “Ed uso benignità fino a mille generazioni verso quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti” (Deuteronomio 5:10). Quindi, fintantoché gli Israeliti avessero riverito Jahvè, rispettando le Sue leggi, e non si fossero allontanati dal Suo Vangelo, sarebbero stati benedetti da Lui generazione dopo generazione.

martedì 4 dicembre 2018

Dio ha redento l’umanità durante l’Età della Grazia, quindi perché deve comunque svolgere l’opera di giudizio negli ultimi giorni?

Versetti biblici di riferimento:
Siate dunque santi, perché io son santo” (Levitico 11:45).
“La santificazione senza la quale nessuno vedrà il Signore” (Ebrei 12:14).
E se uno ode le mie parole e non le osserva, io non lo giudico; perché io non son venuto a giudicare il mondo, ma a salvare il mondo. Chi mi respinge e non accetta le mie parole, ha chi lo giudica: la parola che ho annunziata è quella che lo giudicherà nell’ultimo giorno” (Giovanni 12:47-48).

domenica 2 dicembre 2018

Essere salvati equivale a guadagnarsi l’ingresso nel Regno dei Cieli?


Essere salvati equivale a guadagnarsi l’ingresso nel Regno dei Cieli?


Un giorno, durante la mia predicazione, parlai del disastro che stava per accadere. Esortai fratelli e sorelle a frequentare attivamente gli incontri, a mettere più impegno quando leggevano le Bibbia, e a mettere in pratica gli insegnamenti del Signore nella vita di tutti i giorni, così che avremmo potuto osservare e attendere il ritorno del Signore. Mi accorsi, però, che alcuni fratelli e sorelle si mostravano deboli e pieni di dubbi, non sapendo se sarebbero stati rapiti e portati al Regno dei Cieli. Allora spiegai: “Fratelli e sorella, la Bibbia dice: ‘Infatti col cuore si crede per ottener la giustizia e con la bocca si fa confessione per esser salvati’ (Romani 10:10). Finché nel nostro animo crediamo nel Signore, e confermiamo la nostra fede con le parole, la nostra fece ci farà ottenere la salvezza eterna. Quando il Signore tornerà, verremo sicuramente rapiti e portati nel Regno dei Cieli”. A quelle mie parole, molti fratelli e sorelle si rallegrarono e rafforzarono la propria fede. In quel momento, il collaboratore Zhang si alzò in piedi e disse: “Io non credo. Gesù Cristo disse: ‘[…] ma chi fa la volontà del Padre mio che è ne’ cieli’ (Matteo 7:21). È ovvio che solo coloro che compiono la volontà di Dio entreranno nel Regno dei Cieli. Anche se siamo stati salvati, viviamo in un ciclo di peccati e pentimenti. Questo non è compiere la volontà del Padre celeste. Non credo potremo entrare nel Regno dei Cieli”.

sabato 17 novembre 2018

Le persone ingenue non sono necessariamente oneste

Siqiu Città di Suihua, Provincia di Heilongjiang

Ogni volta che vedo il seguente passo della parola di Dio: “Se sei sempre stato molto leale e amorevole nei Miei confronti, eppure subisci il tormento della malattia, le restrizioni della vita e l’abbandono dei tuoi amici e parenti, o sopporti altre sventure della vita, la tua lealtà e il tuo amore per Me proseguiranno ancora?” (da “Un problema gravissimo: il tradimento (2)” in La Parola appare nella carne), mi sento particolarmente infelice – una sensazione di miseria si insinua dentro di me e il mio cuore intona la sua tacita afflizione: “Caro Dio, come puoi permettere a coloro che Ti sono fedeli e che Ti amano di scontrarsi con una tale sventura?” Di conseguenza, è stato particolarmente difficile per me comprendere il significato delle parole dell’uomo usato dallo Spirito Santo che ha detto: “L’ultima richiesta di Dio all’uomo è amorevole e sincera”.

martedì 6 novembre 2018

Qual è la natura dell’amore di Dio?

Siqiu Città di Suihua, Provincia di Heilongjiang
Ogni volta che vedo il seguente passo della parola di Dio: “Se sei sempre stato molto leale e amorevole nei Miei confronti, eppure subisci il tormento della malattia, le restrizioni della vita e l’abbandono dei tuoi amici e parenti, o sopporti altre sventure della vita, la tua lealtà e il tuo amore per Me proseguiranno ancora?” (da “Un problema gravissimo: il tradimento (2)” in La Parola appare nella carne), mi sento particolarmente infelice – una sensazione di miseria si insinua dentro di me e il mio cuore intona la sua tacita afflizione: “Caro Dio, come puoi permettere a coloro che Ti sono fedeli e che Ti amano di scontrarsi con una tale sventura?” Di conseguenza, è stato particolarmente difficile per me comprendere il significato delle parole dell’uomo usato dallo Spirito Santo che ha detto: “L’ultima richiesta di Dio all’uomo è amorevole e sincera”.

venerdì 2 novembre 2018

Per credere in Dio, si deve riconoscere che “Solo il Cristo degli ultimi giorni può offrire all’uomo la via della vita eterna”


Versetti biblici di riferimento

Molte cose ho ancora da dirvi; ma non sono per ora alla vostra portata; ma quando sia venuto lui, lo Spirito della verità, egli vi guiderà in tutta la verità” (Giovanni 16:12-13).
Chi ha orecchio ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese. A chi vince io darò a mangiare dell’albero della vita, che sta nel paradiso di Dio” (Apocalisse 2:7).
Poi mi disse: È compiuto. Io son l’Alfa e l’Omega, il principio e la fine. A chi ha sete io darò gratuitamente della fonte dell’acqua della vita” (Apocalisse 21:6).

domenica 28 ottobre 2018

Per credere in Dio bisogna riconoscere che Cristo è Dio che Si manifesta nella carne e che è Dio Stesso



Versetti biblici di riferimento

“Filippo gli disse: Signore, mostraci il Padre, e ci basta. Gesù gli disse: Da tanto tempo sono con voi e tu non m'hai conosciuto, Filippo? Chi ha veduto me, ha veduto il Padre; come mai dici tu: Mostraci il Padre? Non credi tu ch’io sono nel Padre e che il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico di mio; ma il Padre che dimora in me, fa le opere sue. Credetemi che io sono nel Padre e che il Padre è in me; se no, credete a cagion di quelle opere stesse” (Giovanni 14:8-11). “Io ed il Padre siamo uno” (Giovanni 10:30).

lunedì 22 ottobre 2018

Breve sketch cristiano - "Sorveglianza domestica" Perché i cristiani sono trattati in questo modo?

Breve sketch cristiano - "Sorveglianza domestica" Perché i cristiani sono trattati in questo modo?

In Cina, i cristiani vengono perseguitati dal PCC a tal punto da non poter tornare nelle proprie case ed essere spesso costretti a spostarsi da un posto all'altro. In questo breve sketch, una coppia cristiana, stanca di essere tenuta sotto controllo nel proprio villaggio per via della fede in Dio, decide di trasferirsi e affittare un appartamento in città. Tuttavia, dopo poco tempo, un agente di polizia del PCC, un membro del comitato di quartiere, una guardia di sicurezza e un vicino teppista, uno dopo l'altro, fanno visita alla coppia per "aiutarla a tenere al sicuro l'appartamento". Nuovamente stanca della continua sorveglianza, l'anziana coppia decide di fare i bagagli e ripartire...
Fonte: La Chiesa di Dio Onnipotente

venerdì 19 ottobre 2018

È vera testimonianza di fede in Dio se si gode soltanto la Sua grazia?

Parole di Dio attinenti:
Se godi soltanto della grazia di Dio, con una vita familiare serena o con benedizioni materiali, allora non Lo hai guadagnato e la tua fede in Lui è venuta meno. Dio ha già completato una fase dell’opera di grazia nella carne e ha già elargito benedizioni materiali all’uomo, ma l’uomo non può essere reso perfetto soltanto con la grazia, l’amore e la misericordia. Nelle sue esperienze l’uomo incontra parte dell’amore di Dio e vede il Suo amore e la Sua misericordia, eppure, dopo averli sperimentati per un periodo di tempo, l’uomo si rende conto che la grazia di Dio, il Suo amore e la Sua misericordia sono incapaci di renderlo perfetto, non sono in grado di rivelare ciò che è corrotto nell’uomo, né sono in grado di liberarlo dalla sua indole corrotta o di rendere perfetti il suo amore e la sua fede. L’opera della grazia di Dio è stata l’opera di un’epoca e l’uomo non può contare sul godimento della Sua grazia per conoscerLo.
da “Solamente affrontando prove dolorose puoi conoscere l’amabilità di Dio” in La Parola appare nella carne

martedì 9 ottobre 2018

incarnato conduce l'umanità verso una nuova età

lodi del giorno - incarnato conduce l'umanità verso una nuova età



I

Il Dio incarnato conclude l'età in cui "la schiena di Yahweh appariva all'umanità", e conclude l'età della fede dell'uomo verso un Dio vago. In particolare, il lavoro dell'ultimo Dio incarnato porta l'umanità, tutta l'umanità in un'età più realistica, più pratica e più piacevole.
II

Non solo Egli conclude l'età della legge e della dottrina; cosa più importante, svela all'umanità un Dio reale e normale, che è giusto e santo, che avvia l'azione del Suo grande piano e che svela i misteri e la destinazione dell'umanità, che ha creato l'umanità e conclude il Suo grande piano, che è rimasto nascosto per migliaia di anni. Egli porta l'età incerta alla sua fine. Egli porta l'età incerta alla sua fine. Egli conclude l'età in cui l'umanità voleva cercare il Suo volto ma non poteva. Conclude l'età in cui l'umanità, tutta l'umanità serviva Satana, e la porta verso un'età nuova. Tutto ciò è il risultato del lavoro del Dio incarnato invece che del Suo Spirito, invece che dello Spirito di Dio.

lunedì 8 ottobre 2018

Quale sarà la conseguenza se si crede in Dio facendo affidamento sulla conoscenza teologica della Bibbia?

Versetti biblici di riferimento:
Questo popolo mi onora con le labbra, ma il cuor loro e lontano da me. Ma invano mi rendono il loro culto, insegnando dottrine che son precetti d’uomini” (Matteo 15:8-9).
“Perché la lettera uccide, ma lo spirito vivifica” (2 Corinzi 3:6).
Parole di Dio attinenti:
Più gli esseri umani esprimono parole e dottrine, più si allontanano da Dio e più diventano incapaci di conoscere l’essenza dell’uomo, più disobbediscono a Dio e più si allontanano dalle Sue prescrizioni.
da “Interpretazione del sedicesimo discorso” in La Parola appare nella carne

domenica 30 settembre 2018

Avendo adempiuto al mio dovere, mi è stata concessa l’immensa salvezza di Dio

 Hong Wei, Beijing
15 agosto 2012
Il 21 luglio 2012 cominciò a cadere una forte pioggia. Casualmente, quel giorno avevo un compito da svolgere; quindi, al termine del nostro incontro, vedendo che aveva un po’ schiarito, mi precipitai a casa in bicicletta. Solo quando imboccai la strada principale, mi resi conto che l’acqua stava scendendo dalla montagna come una cascata e che la strada era talmente coperta da acqua piovana da non riuscire più a distinguerne chiaramente la superficie. Questo spettacolo mi spaventò un poco, quindi in cuor mio chiamai con insistenza: “Dio! Ti supplico di darmi fede e coraggio. Questo è il momento in cui Tu vuoi che io renda testimonianza. Se Tu permetti che io venga trascinato via dalla corrente, allora in ciò vi sono comunque le Tue buone intenzioni. Sono disposto a sottomettermi alla Tua orchestrazione e alle Tue disposizioni”. Dopo aver così pregato, diventai più calmo; non mi sentivo più così spaventato e affrontai la tempesta di petto lungo tutto il tragitto verso casa. Chi avrebbe mai potuto immaginare che mi attendeva un pericolo ben più grande? Sulla strada verso casa vi era un pendio molto scosceso. A causa dell’asfalto appena posato e dell’acqua che travolgeva il pendio, in discesa i due freni anteriori della mia bicicletta non funzionavano. Ai piedi della collina vi era una bretella che portava alla National Route 108 e, all’altro lato, una fila di alberi. Oltre, c’era la corrente principale del fiume; se non fossi stato capace di ridurre la velocità, non mi sarebbe rimasta altra scelta che schiantarmi su quegli alberi, e c’era persino l’eventualità che cadessi nel fiume. Le conseguenze di ciò… Pensai tra me e me: “Ora sono spacciato!” Proprio mentre stavo pensando a questo, all’improvviso una forza proveniente da chissà dove mi sbalzò dalla bicicletta. L’inerzia della bicicletta mi trascinò via con sé e non si fermò fino a quando non arrivai all’incrocio ai piedi della collina. Proprio in quel momento due vetture mi superarono, l’una a fianco all’altra, proprio di fronte. Erano così vicine! Per fortuna, proprio nel mezzo di quella crisi, Dio mi aveva salvato.

mercoledì 19 settembre 2018

Perché ogni fase dell’opera di Dio incontra una feroce resistenza e condanna da parte del mondo religioso? Qual è la causa principale?

Versetti biblici di riferimento:
E prese a dir loro in parabole: Un uomo piantò una vigna e le fece attorno una siepe e vi scavò un luogo da spremer l’uva e vi edificò una torre; l’allogò a de’ lavoratori, e se ne andò in viaggio. E a suo tempo mandò a que’ lavoratori un servitore per ricevere da loro de’ frutti della vigna. Ma essi, presolo, lo batterono e lo rimandarono a vuoto. Ed egli di nuovo mandò loro un altro servitore; e anche lui ferirono nel capo e vituperarono. Ed egli ne mandò un altro, e anche quello uccisero; e poi molti altri, de’ quali alcuni batterono ed alcuni uccisero. Aveva ancora un unico figliuolo diletto; e quello mandò loro per ultimo, dicendo: Avranno rispetto al mio figliuolo. Ma que’ lavoratori dissero fra loro: Costui è l’erede; venite, uccidiamolo, e l’eredità sarà nostra. E presolo, l’uccisero, e lo gettarono fuor dalla vigna. Che farà dunque il padrone della vigna? Egli verrà e distruggerà quei lavoratori, e darà la vigna ad altri (Marco 12:1-9).
I capi sacerdoti quindi e i Farisei radunarono il Sinedrio e dicevano: Che facciamo? perché quest’uomo fa molti miracoli. Se lo lasciamo fare, tutti crederanno in lui; e i Romani verranno e ci distruggeranno e città e nazione. … Da quel giorno dunque deliberarono di farlo morire (Giovanni 11:47-48, 53).

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