martedì 30 aprile 2019

Il fuoco che ha sconvolto la nazione nella contea di Ji, nella città di Tianjin

Chen Yao, Tianjin
Il palazzo Laide era uno dei più grandi centri commerciali della contea di Ji. Il 30 giugno 2012 era un sabato, e al Laide si teneva una promozione, per cui c’era un incalcolabile numero di clienti. Verso le tre circa di quel pomeriggio, l’edificio all’improvviso prese fuoco. Il responsabile, per timore che nel caos i clienti potessero prendere le cose o non pagare, chiuse e bloccò l’entrata principale al primo piano e indirizzò i clienti al secondo e al terzo piano. Quello che non era stato previsto era che il fuoco diventava sempre più violento fino a diventare incontrollabile. L’elettricità andò via in tutto l’edificio. Dal primo al quarto piano, gli ascensori erano fuori servizio, e l’entrata del primo piano era chiusa e non si poteva aprire. Fumo nero si estese per tutto l’edificio, scintille si libravano nell’aria. Enormi fiamme sbucavano da ogni finestra, il fumo ricopriva tutta la contea, l’aria era soffocante per la gente distante diverse centinaia di metri. A quel punto, molte persone intrappolate al di sopra del terzo piano, scelsero di fuggire saltando dall’edificio, alcuni morirono sul colpo; uno spettacolo orribile.

lunedì 29 aprile 2019

Perché il mondo religioso resiste sempre con accanimento alla nuova opera di Dio e la condanna?

Ripensa a duemila anni fa, quando il Signore Gesù, che era fra gli Ebrei, compiva molti miracoli, aiutava l’uomo guarendo gli ammalati e scacciando i demoni, predicava il Vangelo del Regno dei Cieli, insegnava il pentimento alle persone e perdonava i loro peccati. Sono tutte cose non attestate nell’Antico Testamento, e, nel contempo, si tratta di un’opera che nessuno aveva mai realizzato prima di allora. Naturalmente, erano anche cose che nessuno poteva compiere, perché, oltre a Dio, nessuno ha l’autorità e il potere di farle. Ciò che il Signore Gesù ha compiuto all’epoca è stato il fatto di assumere personalmente su di sé i peccati degli uomini, lasciandosi inchiodare alla croce, affinché l’uomo potesse essere salvato e redento dal peccato, riversando sull’uomo grazie, pace e gioie abbondanti e copiose, e permettendogli di sottrarsi alle regole della legge mediante l’opera della nuova era, in cui l’uomo non è più soggetto alla punizione, perché incapace di osservare la legge. Gli uomini posti sotto la legge non possono che conseguire la salvezza di Dio e sfuggire alla distruzione seguendo l’opera del Signore Gesù. Malgrado ciò, i sommi sacerdoti, gli scribi e i farisei del giudaismo non riconoscono l’opera dello Spirito Santo, non comprendono che tipo di opera compia il Signore Gesù, e mentalmente ritengono che il fatto di non seguire la legge, di non pregare nel nome di Jahvè Dio equivalga a tradire Dio, il che è semplicemente scandaloso. Inoltre, danno sfoggio della loro passione per la lettura della Bibbia e per il lungo servizio prestato per molti anni a Jahvè Dio nel tempio, e credono che ciò a cui si attengono sia la verità e la via più pura, e che, per quanto li riguarda, l’opera del Signore Gesù vada contro la Bibbia e violi la legge, come se fosse una deviazione dalla Bibbia stessa; dunque, per questo motivo, preferirebbero morire piuttosto che accettare la via propugnata dal Signore Gesù. Essi arrivano al punto di ritenere l’opera del Signore Gesù un’“eresia”, un “culto malefico”, e che “inganni l’uomo”. Anche se la Sua opera e la Sua parola hanno autorità, potere e saggezza, anche se i miracoli che Egli ha manifestato sono senza precedenti nella storia, e anche se sempre più persone giungono a rendere testimonianza alle azioni del Signore Gesù e del fatto che Egli è il Messia che verrà, la gente è ancora poco disposta a esaminare e a cercare la via superiore; anzi persiste nel proprio modo di vedere le cose, e con fare altezzoso nega recisamente che il Signore Gesù è il Cristo, che il Signore Gesù è il Messia che verrà. È proprio come ha rivelato Dio Onnipotente: “L’uomo è in grado di accettare un solo tipo di opera o una sola modalità di pratica. È difficile per l’uomo accettare un’opera o modalità di pratica che siano in disaccordo tra loro o più elevate – ma lo Spirito Santo compie un’opera continuamente nuova e così appaiono un gruppo dopo l’altro di esperti religiosi che si oppongono alla nuova opera di Dio. Costoro sono divenuti esperti proprio perché l’uomo non ha alcuna conoscenza di come Dio sia sempre nuovo e mai vecchio, e non ha alcuna conoscenza dei principi dell’opera di Dio, e per di più non ha alcuna conoscenza dei molti modi in cui Dio salva uomo. In quanto tale, l’uomo è del tutto incapace di dire se si tratta di un’opera che proviene dallo Spirito Santo e se si tratta dell’opera di Dio Stesso. Molte persone si aggrappano a un atteggiamento per cui, se essa corrisponde alle parole pronunciate in precedenza, la accettano, mentre se ci sono differenze con l’opera precedente si oppongono e la respingono” (“Conoscere le tre fasi dell’opera di Dio è il percorso per conoscere Dio” in La Parola appare nella carne). Per comportarci come fa chi crede in Dio, dovremmo quantomeno avere un cuore pieno di timore per Lui e avere fame e sete di giustizia; solo così saremmo in grado di ottenere la luce dello Spirito Santo, di comprendere la nuova opera di Dio e seguire da vicino le Sue orme. Eppure, i sommi sacerdoti, gli scribi e i farisei del mondo giudaico sono entrati molte volte in contatto con il Signore Gesù, ma, semplicemente, non lo hanno mai fatto mossi dal desiderio di cercare la verità. Ogni volta, sono intenti a ideare nuovi modi e mezzi per mettere alla prova il Signore Gesù e impadronirsi di qualcosa da ritorcerGli contro. Sono tutti uguali, nel senso che non conoscono Dio e nutrono concezioni tutte loro riguardo alla nuova opera di Dio, mentre Natanaele e la samaritana, come anche i discepoli e la gente comune che segue il Signore Gesù, sono capaci di mettere da parte i propri preconcetti per cercare la verità. Così facendo, questi ultimi sono in grado di conoscere l’identità di Cristo, di riconoscere la voce di Dio, di obbedire e accettare la verità, e di tornare alla presenza del volto di Dio. Attraverso questo paragone, possiamo capire con chiarezza che gli esponenti di spicco del mondo religioso giudaico non sono soltanto ostinatamente conservatori, ma anche arroganti e presuntuosi, in quanto, fondamentalmente, non accettano la verità, e si rifiutano recisamente di obbedire ad essa. Qui sta uno dei motivi alla base della loro opposizione a Dio.

domenica 28 aprile 2019

Film cristiano "Il mio sogno del regno celeste" (Spezzone 2/5)



Film cristiano "Il mio sogno del regno celeste" - Come cercare per entrare nel Regno dei Cieli (2) (Spezzone 2/5)

Gran parte di coloro che credono nel Signore ritiene che, purché seguiamo le Sue parole, purché pratichiamo l'umiltà e la pazienza e imitiamo l'esempio di Paolo facendo sacrifici, adoperandoci e lavorando per Lui, soddisferemo la volontà di Dio e verremo condotti nel Regno dei Cieli quando il Signore tornerà. Ma ci siamo mai domandati se una simile ricerca ottenga davvero l'elogio del Signore e l'ammissione al Regno dei Cieli? Se la risposta è no, in che modo dobbiamo cercare per ottenere l'elogio del Signore ed essere condotti nel Regno dei Cieli?

sabato 27 aprile 2019

Film cristiano "Il mio sogno del regno celeste" (Spezzone 1/5)



Film cristiano "Il mio sogno del regno celeste" - Come cercare per entrare nel Regno dei Cieli (1) (Spezzone 1/5)

Gran parte di coloro che credono nel Signore ritiene che, purché seguiamo le Sue parole, purché pratichiamo l'umiltà e la pazienza e imitiamo l'esempio di Paolo facendo sacrifici, adoperandoci e lavorando per Lui, soddisferemo la volontà di Dio e verremo condotti nel Regno dei Cieli quando il Signore tornerà. Ma ci siamo mai domandati se una simile ricerca ottenga davvero l'elogio del Signore e l'ammissione al Regno dei Cieli? Se la risposta è no, in che modo dobbiamo cercare per ottenere l'elogio del Signore ed essere condotti nel Regno dei Cieli?

venerdì 26 aprile 2019

grandi colpi da maestro per vincere le tentazioni nella guerra spirituale

Jingxing, Corea del Sud
Fratelli e sorelle,
vi auguro pace nel Signore! Non di rado, durante tutto il periodo in cui abbiamo fede in Dio e Lo seguiamo, si verificherà ogni genere di guerra spirituale. Ci sono tentazioni riguardanti il denaro, la posizione e il nome, tentazioni tra uomini e donne, le calunnie dei miscredenti, l’ostruzionismo e la repressione da parte delle persone care, nonché la caccia e la persecuzione da parte di un regime satanico. A volte si abbattono su di noi catastrofi completamente inaspettate. La Bibbia dice: “Siate sobri, vegliate; il vostro avversario, il diavolo, va attorno a guisa di leon ruggente cercando chi possa divorare” (1 Pietro 5:8). Le parole di Dio dicono: “Sulla terra, ogni sorta di spirito maligno si aggira incessantemente in cerca di un luogo in cui riposare, e di cadaveri di uomini da divorare” (“Capitolo 10” delle Parole di Dio all’intero universo in La Parola appare nella carne). Non c’è un solo momento in cui Satana non sia al nostro fianco, lambiccandosi il cervello per usare qualunque persona, evento o cosa allo scopo di tentarci, di metterci alla prova e di perseguitarci, cercando di farci sprofondare nel male, nella sciagura, e di indurci a prendere le distanze da Dio, a tradirLo, per poi poterci ingoiare in un sol boccone. Se ci manca la verità, ci manca anche il discernimento; se non riusciamo a vedere chiaramente la guerra spirituale, a rimanere saldi nelle parole di Dio, probabilmente inseguiremo i benefici e le preferenze della carne, cadendo nella rete di Satana e smarrendo la nostra testimonianza. Come cristiani, dobbiamo assolutamente imparare a riconoscere la falsità di Satana. Dunque cosa possiamo fare per diventare capaci di riconoscerla nel bel mezzo della guerra spirituale e di rimanere saldi nella testimonianza per Dio? Vorrei condividere con voi alcune osservazioni sulle tre strade della pratica per trionfare sulle tentazioni di Satana.

giovedì 25 aprile 2019

Sulla verità del nome di Dio

1. Alcuni affermano che il nome di Dio non cambi, allora perché il nome di Jahvè diventò Gesù? L’arrivo del Messia venne profetizzato; allora perché arrivò un uomo dal nome di Gesù? Perché il nome di Dio cambiò? Quest’opera non fu portata a termine tanto tempo fa? Dio non può svolgere una nuova opera in questi tempi? L’opera del passato può essere modificata e l’opera di Gesù può andare avanti a partire dall’opera di Jahvè. Allora l’opera di Gesù non può essere seguita da un’altra opera? Se il nome di Jahvè si può trasformare in Gesù, allora non si può anche modificare il nome di Gesù? Questo non è insolito e la gente pensa così[a] soltanto per via della propria mentalità ristretta. Dio sarà sempre Dio. A prescindere dai cambiamenti del Suo lavoro e del Suo nome, la Sua indole e la Sua saggezza rimarranno per sempre immutate. Se pensi che Dio possa essere chiamato soltanto Gesù, allora sai troppo poco. Osi dire che Gesù sarà sempre il nome di Dio, che Dio sarà sempre il nome di Gesù e che non cambierà mai? Osi dire con certezza che è il nome di Gesù che concluse l’Età della Legge e che concluderà anche l’età finale? Chi può dire che la grazia di Gesù può concludere quest’epoca?

mercoledì 24 aprile 2019

Cosa è più grande: Dio o la Bibbia? Sulla relazione tra Dio e la Bibbia

1. Per molti anni il tradizionale strumento della fede umana (quella del Cristianesimo, una delle tre religioni principali al mondo) ha consistito nella lettura della Bibbia; allontanarsi da essa significa non avere fede nel Signore, è espressione di un culto malvagio e di eresia, e anche quando gli uomini leggono altri libri, il fondamento di quest’ultimi deve essere la spiegazione della Bibbia. Vale a dire che, se dici di credere nel Signore, devi leggere la Bibbia, nutrirtene, e al di fuori di essa non devi venerare alcun libro che non la coinvolga. Se lo fai, tradisci Dio. Dal momento in cui è esistita la Bibbia, la fede nel Signore da parte delle persone è stata fede nella Bibbia. Invece di dire che gli esseri umani credono nel Signore, è meglio affermare che credono nella Bibbia; piuttosto di sostenere che hanno iniziato a leggerla, è meglio dichiarare che hanno iniziato a crederle; e anziché ammettere che sono ritornati davanti al Signore, sarebbe meglio dire che sono tornati di fronte alla Bibbia. In tal modo le persone la adorano come se fosse Dio, come se si trattasse della loro linfa vitale, e perderla significherebbe il venire meno della propria vita. Gli uomini considerano di pari importanza la Bibbia e Dio e addirittura ci sono coloro che la ritengono superiore a Lui. Se gli esseri umani sono privi dell’operato dello Spirito Santo, se non possono sentire Dio, possono comunque continuare a vivere, ma non appena vengono privati della Bibbia o dei suoi famosi capitoli e delle sue massime, allora è come se avessero perso la propria vita. E così, non appena gli uomini iniziano a credere nel Signore, cominciano a leggere la Bibbia e a memorizzarla, e quanto più sono in grado di tenerla a mente, tanto più dimostrano di amare il Signore e di avere grande fede. Quanti l’hanno letta e possono parlarne agli altri, sono tutti fratelli e sorelle giusti. Per tutti questi anni la fede e la fedeltà al Signore, da parte delle persone, sono state misurate in base all’ampiezza della loro comprensione della Bibbia. La maggior parte di loro semplicemente non capisce il motivo per cui dovrebbe credere in Dio, né come credere in Lui, e non fa altro che andare ciecamente alla ricerca di indizi per decifrare i capitoli della Bibbia. Non ha mai perseguito la direzione dell’operato dello Spirito Santo; per tutto il tempo, non ha fatto altro che studiare ed esaminare ardentemente la Bibbia, e nessuno ha mai trovato opere più moderne da parte dello Spirito Santo, al di fuori di essa, né se ne è mai allontanato o ha mai avuto il coraggio di discostarsene. Gli uomini hanno studiato la Bibbia in tutti questi anni, sono giunti a così tante spiegazioni e hanno attuato così tanto lavoro, da avere anche molte divergenze di opinioni al riguardo e discuterne all’infinito, cosicché si sono create attualmente più di duemila denominazioni diverse. Tutte mirano a trovare spiegazioni particolari all’interno della Bibbia o misteri più profondi, vogliono indagarla e identificarvi i retroscena dell’opera di Jahvè in Israele o del lavoro di Gesù in Giudea oppure altri segreti che nessuno conosce. Le persone affrontano la Bibbia con ossessione e fede e nessuno può spiegare in modo del tutto chiaro la verità intrinseca o la sua sostanza. Il risultato, attualmente, è quindi che le persone nutrono ancora un senso indescrivibile di magia a proposito della Bibbia; addirittura ne sono ossessionate e hanno fede in essa. Ai giorni nostri, tutti vogliono trovare nella Bibbia le profezie dell’opera degli ultimi giorni, vogliono scoprire ciò che Dio realizzerà in tale periodo e quali ne saranno i presagi. In tal modo, il loro culto della Bibbia diventa più fervente e, quanto più si avvicinano agli ultimi giorni, tanto più danno fiducia alle profezie bibliche, in particolare quelle riguardanti gli ultimi giorni. Con una simile fede cieca e con una tale fiducia in essa, non hanno alcun desiderio di cercare l’opera dello Spirito Santo. Nelle loro nozioni, gli uomini ritengono che solo la Bibbia possa produrla; che solamente in essa si possano trovare le orme di Dio e siano nascosti i misteri dell’operato divino; ritengono che unicamente la Bibbia, non altri libri o persone, possa chiarire tutto di Dio e la globalità del Suo lavoro, che possa portare l’opera dal cielo alla terra e iniziare e concludere le epoche. Con queste concezioni, le persone non sono propense a cercare l’operato dello Spirito Santo. Indipendentemente da quanto aiuto la Bibbia abbia fornito loro in passato, essa è quindi divenuta un ostacolo per l’ultima opera divina. Senza la Bibbia, le persone possono cercare i passi di Dio altrove, eppure, oggi, i Suoi passi sono contenuti dalla Bibbia; estendere la Sua ultima opera è diventato doppiamente difficile e si tratta di una continua lotta. Tutto ciò è dovuto ai famosi capitoli e detti della Bibbia, come pure alle sue varie profezie. La Bibbia è diventata un idolo nella mente delle persone, un enigma nel loro cervello e sono semplicemente incapaci di credere che Dio possa operare al di fuori di essa, e che essi Lo possano trovare al di fuori della Bibbia, tantomeno riescono a pensare che Dio possa discostarSi dalla Bibbia durante l’opera conclusiva e ricominciare da capo. Questo è impensabile per l’umanità; non lo può né credere né immaginare. La Bibbia è diventata un grande ostacolo per l’accettazione da parte degli uomini della nuova opera divina e ha reso difficile poterla ampliare.

martedì 23 aprile 2019

La storia di Xiaozhen vince il premio per il miglior film sperimentale straniero al Film Festival


La storia di Xiaozhen vince il premio per il miglior film sperimentale straniero al Film Festival

"La storia di Xiaozhen", un musical della Chiesa di Dio Onnipotente, è stato oggetto di grande attenzione e apprezzamento sin dalla sua uscita nel 2015, risultando vincitore di svariati riconoscimenti in festival del cinema internazionali. Nell'ottobre del 2017 il film ha ricevuto nove premi al Virginia Christian Film Festival, tra cui "Migliore regia", "Miglior film" e "Migliore colonna sonora". "La storia di Xiaozhen" si è distinto ancora una volta in occasione del KaPow Intergalactic Film Festival degli Stati Uniti, vincendo il premio come miglior film straniero. Questa è l'ottava volta che il film riceve un riconoscimento in un festival internazionale del cinema.

lunedì 22 aprile 2019

Parole classiche sulla rivelazione di Dio dell’opera dell’Età della Legge

22. Durante l’Età della Legge, Jahvè stabilì molti comandamenti che Mosè avrebbe dovuto trasmettere agli Israeliti che lo avevano seguito fuori dall’Egitto. Jahvè diede questi comandamenti ai figli d’Israele, che non erano in alcuna relazione con gli Egizi, al fine di porre dei limiti ai figli d’Israele, e costituivano le Sue richieste a loro. Se si osservava il sabato, se si rispettavano i genitori, se si adoravano gli idoli, e così via: questi erano i principi in base ai quali si era giudicati peccatori o giusti. Se si veniva colpiti dal fuoco di Jahvè, se si era lapidati a morte o se si riceveva la benedizione di Jahvè, era determinato in base all’obbedienza a questi comandamenti. Coloro che non osservavano il sabato venivano lapidati a morte. I sacerdoti che non osservavano il sabato venivano colpiti dal fuoco di Jahvè. Coloro che non rispettavano i loro genitori venivano lapidati a morte. Tutto questo era approvato da Jahvè. Jahvè aveva stabilito i Suoi comandamenti e le Sue leggi in modo da guidare la loro vita, il popolo ascoltava e obbediva alla Sua parola e non si ribellava contro di Lui. Egli usava queste leggi per controllare la neonata razza umana, per gettare le fondamenta della Sua opera a venire. E così, per via dell’opera che Jahvè realizzò, la prima era fu chiamata l’Età della Legge.

domenica 21 aprile 2019

Ho appena cominciato a percorrere la retta via della vita

Shi Han Provincia di Hebei
Sono nata in una famiglia contadina povera. Sin dall’infanzia sono sempre stata giudiziosa, nel senso che non litigavo con gli altri bambini e obbedivo ai miei genitori e questo, agli occhi degli adulti, mi rendeva una tipica “brava bambina”. Altri genitori erano tutti assai invidiosi dei miei genitori, e dicevano che erano fortunati ad avere una figlia così brava. E proprio così, sono cresciuta ascoltando ogni giorno complimenti dalle persone che mi circondavano. Quando ero alle scuole elementari il mio profitto scolastico era particolarmente buono, e conquistavo sempre il primo posto negli esami. Una volta ricevetti il massimo dei voti in un concorso per componimenti organizzato dalla mia città, facendo onore alla mia scuola. Il dirigente scolastico non solo mi conferì un premio e un diploma, ma mi fece anche i complimenti davanti all’intera scuola, invitando gli alunni a imparare da me. All’improvviso divenni la “celebrità” della scuola, e i miei compagni di classe perfino mi soprannominarono “generale imbattibile”. I complimenti dei miei insegnanti, l’invidia dei compagni di classe e l’amore sviscerato dei miei genitori mi infondevano nel cuore un senso di superiorità e davvero gioivo della sensazione di essere ammirata da tutti. Di conseguenza, era mia ferma convinzione che la massima gioia della vita fosse l’ammirazione degli altri e che la sensazione di felicità provenisse dall’elogio altrui. Segretamente mi dicevo: per quanto possa essere difficile e faticoso, devo diventare una persona di fama e prestigio e non essere mai guardata dall’alto in basso dagli altri. Da allora in avanti, sentenze come “l’uomo lascia dietro di sé il proprio nome, come l’oca emette il suo grido ovunque voli” e “gli uomini devono sempre sforzarsi di essere migliori dei loro contemporanei” divennero le massime della mia vita.

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